Nick: Haran Oggetto: La stronzata della tessera Data: 6/8/2009 12.52.3 Visite: 186
del tifoso. "Niente tessera del tifoso, niente trasferta'': il ministro Roberto Maroni per oltre un anno aveva minacciato di prendere provvedimenti pesanti ma adesso è costretto ad un rapido dietrofronf. Una figuraccia. I club, di serie A come di B, sono stati compatti nel bocciare la tessera. Non parliamo poi dei tifosi che hanno tappezzato le città di manifesti. Maroni ha convocato le società di calcio al Viminale, ma non i rappresentanti delle tifoserie. Ha promesso un provvedimento entro fine luglio. Niente. Si aspettava una sua decisione per lunedì scorso. Silenzio. E adesso la questione finisce nelle mani di Osservatorio e Casms. Toccherà a loro decidere di partita in partita, valutando il grado di rischio. E in qualche occasione potrà andare in trasferta anche chi non avrà la preziosissima card (che diranno Milan e Inter, uniche società che si sono messe in regola?). Verranno riaperte le trasferte anche ai tifosi del Napoli che la prima di campionato potranno andare a Palermo: è dal 31 agosto scorso che non possono mettere il naso fuori casa. In quella data ci furono gli incidenti all'Olimpico con la Roma, il famoso treno fantasma, tante strumentalizzazioni e bugie. I napoletani hanno pagato molto più caro di altre tifoserie: vero che ci sono alcune centinaia di ultrà che hanno creato sovente disordini in trasferta ma è impossibile bloccarli? Ci vuole coraggio e soprattutto coerenza. Inutile fare proclami tipo quello di Maroni, se poi si è costretti a rimangiarseli. Tanto vale esaminare gara per gara e magari rivedere con calma tutta la normativa della tessera del tifoso, e soprattutto quell'articolo 9 che secondo alcuni è a rischio costituzionalità. Osservatorio e Casms si sono già riuniti e per la prima di campionato hanno deciso di bloccare la trasferta dei tifosi dell'Atalanta all'Olimpico (gara con la Lazio) e della Roma a Marassi (gara con il Genoa). Via libera come detto per i napoletani a Palermo e nel secondo turno per i livornesi a Napoli. Un solo biglietto per Roma-Juventus. La materia andava affrontata con maggiore attenzione, e non con pressapochismo e due sole frettolose riunioni al Viminale. Grossa colpa ce l'hanno anche i club di calcio, non solo Maroni: imparassero da Barcellona e Manchester United che considerano i loro tifosi importanti clienti, e organizzano le trasferte, vedi la finale Champions, in maniera egregia. In Italia siamo ancora terribilmente indietro: il tifoso è da spremere solo in occasione della campagna abbonamenti e poi abbandonare al suo destino." Ma siamo impazziti? Schedare la gente? Maroni e tutto il resto del governo se lo prendessero nel culo. Non è cosi che si evitano i disordini...occorre invece instaurare rispetto tra chi va in trasferta e le forze dell'ordine..evitando provocazioni e repressioni.
Il mio diavolo danza col suo demone..e la melodia che ci accompagna durerà ancora... |