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LA VICENDA DEL 23ENNE - A scatenare la rabbia della popolazione di Mazzarino, la vicenda di Filippo Li Gambi, 23 anni. Il giovane giovedì scorso aveva auto un incidente con la sua motocicletta e nella caduta si era tranciato una gamba. Era stato trasportato all'ospedale «Santo Stefano» del paese, ma i medici non avevano potuto intervenire perché la sala operatoria era chiusa, e avevano fatto trasferire Filippo al «Sant'Elia» di Caltanissetta: subito dopo il ricovero nel nosocomio del capoluogo nisseno il giovane è morto, probabilmente a causa dell'imponente emorragia. Mercoledì sera, subito dopo i funerali, il padre del ragazzo, Giovanni Li Gambi, si era incatenato nell'ospedale di Mazzarino. I suoi concittadini, solidali con lui ma allo stesso tempo indignati per il disservizio che la chiusura della sala operatoria comporta, nella notte sono scesi in piazza. La strada 626 è occupata dalla mezzanotte circa, e in mattinata i blocchi sono stati organizzati in più punti della Caltanissetta-Gela.
FASCICOLO E ISPEZIONE - Sulla morte di Filippo Li Gambi la procura a Procura di Gela ha aperto un fascicolo. L'assessorato regionale alla Sanità ha disposto un'ispezione nell'ospedale «Santo Stefano» di Mazzarino. Gli ispettori regionali dovranno verificare «se nel ricovero del giovane al pronto soccorso dell'ospedale sono state seguite tutte le corrette procedure e se il successivo trasferimento all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta è avvenuto con la tempestività che si rende necessaria nei casi, come quello in questione, di un politraumatizzato». Dalla prima ricostruzione dei fatti - dice l'assessorato - è da escludere che la tragedia del giovane motociclista possa essere in alcun modo connessa a una ridotta funzionalità dell'ospedale. In casi analoghi, infatti, i pazienti devono essere subito trasferiti in un ospedale dotato di strumentazioni tecnologiche e di professionalità chirurgiche adeguate a garantire ogni livello di terapia intensiva e rianimazione.
NUOVO CASO IN CALABRIA - Ancora un caso intanto (è il quinto dal dieci agosto scorso) di morte sospetta in Calabria. Il Quotidiano della Calabria riporta la vicenda di Felice Antonio Caligiuri, di 61 anni, morto due giorni fa nell'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. L'uomo, secondo quanto riferisce il giornale, si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale la sera del 24 con forti dolori al petto ed ai reni e con una gamba immobilizzata. Le sue condizioni sono lievemente migliorate grazie anche ad una flebo fatta in ambulanza, e dopo la mezzanotte, non essendo stato visitato da un medico ha deciso di lasciare l'ospedale. Il 25, però, l'uomo ha accusato nuovamente forti dolori al petto ed il figlio lo ha riportato in ospedale dove sarebbe stato classificato come un codice bianco. Dopo alcune ore di attesa, scrive Il Quotidiano, all'uomo, è stato fatto un elettrocardiogramma, ma Felice Antonio Caligiuri è morto prima di conoscerne l'esito. Sulla vicenda i familiari hanno presentato una denuncia alla polizia. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile e coordinate dalla Procura.
I FUNERALI DI SARA A LOCRI - Saranno celebrati nel pomeriggio a Casignana i funerali di Sara Sarti, la bambina di cinque anni morta lunedì scorso nell'ospedale di Locri per cause in corso d'accertamento. Le esequie sono state fissate dopo che la salma della bambina, a conclusione dell'autopsia, è stata consegnata ai genitori. Il sindaco di Casignana, Pietro Armando Crinò, ha proclamato per giovedì, in coincidenza con i funerali di Sara Sarti, il lutto cittadino.
27 agosto 2009
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