Il pregiudizio contro gli italiani (fenomeno a volte detto antiitalianismo o, più raramente, italofobia) è una forma di pregiudizio e discriminazioneetnica contro gli italiani e l'Italia in generale, solitamente facente capo a stereotipi come il lavoratore immigrato ignorante, il mafioso o il fascista.
Secondo alcuni questa forma di razzismo sarebbe originata dall'osservazione impietosa ed approssimativa della condizione economica e sociale degli immigrati appena sbarcati in cerca di un'opportunità di lavoro e di reinserimento sociale.
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Le persone vittime di questo pregiudizio sono oggetto di una forma alquanto grossolana e rozza di xenofobia. Il fenomeno dell'italofobia è soprattutto riferito ai paesi del Nordamerica e dell'Europa centro-settentrionale (Germania, Svizzera, Belgio ecc.) caratterizzati da ampia immigrazione italiana dove, tempi addietro, si assistette ad un'emigrazione di massa per coprire settori economici considerati disagevoli, come quello minerario, che gli abitanti del luogo rifiutavano per ragioni sanitarie o di convenienza sociale.
Paesi con ampi fenomeni di intolleranza e pregiudizio nei confronti degli italiani sono la Svizzera, la Germania, l'Australia, il Canada e gli Stati Uniti d'America, altro paese che ha visto accrescere negli ultimi anni fenomeni razzisti e antiitaliani è la Slovenia sorta dalle ceneri della ex Yugoslavia.
Nel 1890 a New Orleans furono linciati 11 italiani, tutti siciliani, accusati ingiustamente di aver ucciso il capo della polizia urbana.[1]
Nell'agosto del 1893 la cittadina francese di Aigues-Mortes fu teatro di un conflitto tra operai francesi e italiani impiegati nelle saline di Peccais, che si trasformò in un vero e proprio eccidio con nove morti e un centinaio di feriti tra i lavoratori italiani. La tensione che ne seguì fece sfiorare la guerra tra i due Paesi.[2][3]
La discriminazione di una donna italiana in un tribunale dell'Alabama, nel 1922 (processo Rollins versus Alabama), considerata non appartenente alla razza bianca.[4]
Durante il processo agli anarchici italiani Sacco e Vanzetti, avvenuto a Boston nel 1927, il pregiudizio contro gli immigrati italiani emerse con chiarezza e contribuì, pur non essendo l'elemento decisivo, alla loro condanna a morte.
In Australia gli italiani dal 1891 agli anni sessanta del XX secolo venivano schedati al momento dell'immigrazione come Coloured o Semi-White oppure come Olive per via della pelle olivastra.
Il sentimento antiitaliano in Svizzera si è manifestato cruentemente nel 1971, con l'uccisione dell'immigrato italiano Alfredo Zardini.
Il presidente statunitense Richard Nixon, durante la sua visita in Italia all'inizio degli anni settanta, dichiarò che non soltanto gli italiani si comportavano in un modo diverso dagli altri europei, ma avevano anche un "odore" diverso.
La copertina della rivista tedesca Der Spiegel nel 1977, periodo di acme degli anni di piombo, mostrava una foto di un piatto di spaghetti conditi con sopra una pistola, in riferimento alla presenza del terrorismo in Italia. Replicata nel 2006, in occasione dei mondiali di calcio con intento ironico ma egualmente a sfondo razzista.[5]
Nel 1990 all'appassionato di golf John A. Segalla, ricco costruttore nello Stato del Connecticut, venne negata l'iscrizione ad un prestigioso ed esclusivo circolo del golf a causa del cognome italiano. Ciononostante, egli rispose costruendo il suo proprio club di golf nel 1993.
Nel 2004, Daniel Mongiardo, un medico e politico democratico italoamericano, corse contro il Repubblicano Jim Bunning per il seggio senatoriale del Kentucky. Visto la carnagione scura e l'aspetto fisico di Mongiardo, Bunning dichiarò che "assomigliava ad uno dei figli di Saddam Hussein"[6] e, in seguito, che gli scagnozzi di Mongiardo avevano assalito sua moglie. Non pochi commentatori interpretarono come razziste queste dichiarazioni.
In una rivista giapponese[senza fonte] nel 2006 è apparsa una classifica intitolata Itaria-jin no ya-na tokoro besto ten (Le dieci cose peggiori degli italiani), che descrive gli italiani come bugiardi, ritardatari e irrispettosi delle regole.[7]
Il 10 ottobre2007, in Germania il Tribunale di Buckeburg ad un cameriere italiano riconosciuto colpevole di stupro, segregazione e violenza di gruppo verso la sua ragazza, ha ridotto la pena da 8 a 6 anni di carcere anche in considerazione della sua origine sarda. Nella sentenza di condanna, la riduzione di pena è stata così giustificata dal giudice tedesco: "Si deve tenere conto delle particolari impronte culturali ed etniche dell'imputato. È italiano. Il quadro del ruolo dell'uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusante, ma deve essere tenuto in considerazione come attenuante".[8][9]
Nel 2008 in Germania la catena di negozi Mediamarkt ha commissionato una serie di spot pubblicitari che hanno per protagonista un italiano vestito come un buzzurro (canottiera con stemma tricolore, occhiali da sole sulla fronte, catena d'oro al collo, baffetti neri e una parlata maccheronica) che si comporta come un truffatore sempre pronto a turlupinare il prossimo compiacendosi dei suoi biechi sotterfugi.[10] La macchietta appare assai simile al personaggio di Alberto Bertorelli, protagonista di una vecchia sit-com della BBC.[11]
Nel 2009 un istituto di lingue olandese, per pubblicizzare i propri corsi di lingue, definisce gli italiani "pagliacci di pasta".[12]
Episodio di linciaggio contro gli italiani a New Orleans nel 1890.
Vignette anti italiane pubblicate sul giornale "The Mascot" di New Orleans nel 1888
Enti istituzionali e privati che combattono la discriminazione[modifica]
Belgio: Centre for Equal Opportunities and Opposition to Racism (fondato nel 1993)[senza fonte]
Maccaronì (utilizzato negli anni cinquanta e sessanta in Belgio contro i minatori italiani)
Maiser (in Svizzera, uomo del mais, polentone)
Los Polpettoes
Pizzagang
Spaghetti
Spaghettifresser (mangiaspaghetti, nei paesi di lingua tedesca. Da notare che il verbo Fressen è riferito ad un animale che mangia e non a un uomo che mangia)
Pastar (da pronunciare "pashtar", parola croata che significa Colui che mangia la pasta)
Mangiarane in paesi come la ex Jugoslavia e dai tempi di Tito
Makaroniarz ("un appassionato della pasta"; makaron=la pasta) in Polonia.
Dago (Negli USA è usato per tutti i popoli "latini". Viene dal nome proprio Diego o da dagger, coltello)
Black dago (dago negro)
Gino (femminile: Gina) usato in Canada
Guido (femminile: Guidette) usato negli USA.
Tony (negli USA con l'intento di evidenziare il comunissimo nome italiano e fare allo stesso tempo un gioco di parole: Antonio=Tony=To NY ovvero, tradotto, a NY, quindi colui che arriva a New York)
Alfonso (in Lituania un Alfonso è un racconta bugie, il raccontare frottole può essere espresso con l'espressione "makaronų kabinti")
Goombah (nell'area di New York, dall'italiano compare, attraverso il dialettale cumpà)
Paisà (nell' area di New York con riferimento all' espressione italiana paesano, la cui deformazione dialettale suona letteralmente "paisà"
Minghiaweisch (dall'esclamazione italiana minchia e "weisch?", cioè capisci? in svizzero tedesco, usato in Ticino per definire gli italiani di seconda generazione presenti in Svizzera tedesca - evidenzia le difficoltà a parlare in italiano senza influenze dialettali e senza influenze tedesche)
Rital (in francese, da franco-italien, evidenziava la difficoltà degli immigrati a pronunciare la R francese)
Wop (assonanza col termine napoletano guappo; significa without papers/passport, persone senza documenti) è uno dei più usati negli u.s.a..
Digic (termine croato derivato dall'italiano dire attraverso la parola giuliano-veneta digo)
Zabar (dal croato "zaba" che significa rana; fa riferimento alla pronuncia degli italiani del settentrione che viene accostata ai suoni emessi dalle rane).
Guinea (viene dalla credenza che gli italiani siano in parte africani a causa della carnagione scura. È diminutivo di Guinea Negro, usato negli anni'50/'60 negli Stati Uniti).
Mozzarellanigger (suona all'incirca come negri-mozzarella. Viene da nigger, dovuto al un pregiudizio che assimila italiani ed africani, e mozzarella che gioca sul vasto consumo di questo alimento e sul colore della pelle più chiaro)
Wog (utilizzato, soprattutto in Australia, contro le popolazioni dell'Europa meridionale e del Mediterraneo)
Mafiamann, anche Mafiosi (singolare) (mafioso, usato in Germania)
Greaseball (negli USA, significa palla di unto. Usato per la moda della brillantina e per un pregiudizio legato alle condizioni igieniche)
Itaker (in Germania, gioco di parole tra Italia e Itaca, che rimanda a giramondo, vagabondi)
Carcamano (in Brasile, significa furbone, truffatore, dall'atto di calcare la mano sul piatto della bilancia barando sul peso)
Tschinggali (in Svizzera, a fine ottocento, dalla trascrizione del suono cinq!, usato nel gioco della morra, diffusissima tra gli italiani. Nello spettacolo teatrale "Italiani Cìncali" viene ipotizzato il fatto che Tschinggali possa anche essere una storpiatura di Zingari quindi giramondo, vagabondi)
Shitalian (gioco di parole basato su Italian, Italiano, e shit, termine dispregiativo per indicare gli escrementi)