Nick: Bardamu Oggetto: re:Sondaggio Faziosi Data: 15/10/2009 23.16.21 Visite: 46
non ti garba come medico? Di madre svizzera, è il primo di tre fratelli (due sorelle oltre a lui). Originario di Acireale (città del padre), è sposato ed ha una figlia. Si è laureato in Medicina e chirurgia all'Università Cattolica, sede di Roma. Ha lavorato nei centri trapianti di Cambridge (il Transplant Center dell'Università di Cambridge) e di Pittsburgh (il Pittsburgh Transplantation Institute dell'University of Pittsburgh). Nel 1992 è stato nominato Direttore Associato del National Liver Transplant Center del Veterans Affairs Medical Center di Pittsburgh, l'unico dipartimento per trapianti d'organo appartenente al Governo degli Stati Uniti. Nel 1999 ha fondato l'ISMETT a Palermo, il primo centro trapianti di fegato in Sicilia - grazie a un rapporto di collaborazione fra l’University of Pittsburgh Medical Center e il governo italiano - di cui è stato il direttore e l'amministratore delegato. Nel 2001 ha eseguito il primo trapianto italiano in un soggetto sieropositivo in terapia HAART. Nel 2002 ha lasciato la posizione di professore di chirurgia presso l'University of Pittsburgh ed è diventato professore di chirurgia presso il Jefferson Medical College di Filadelfia . Ha una casistica personale di oltre 650 trapianti ed è autore di 635 pubblicazioni e di 3 libri scientifici. Nel 2001 Marino ricevette una richiesta da parte di un paziente sieropositivo per un trapianto di rene. Si trattava di un ragazzo che aveva girato quasi tutti i centri di trapianto italiani richiedendo di poter essere operato e ottenendo solo rifiuti. Marino accettò di visitarlo, fece tutti gli accertamenti e gli esami del caso valutandolo poi idoneo al trapianto di rene che gli sarebbe stato donato dal padre. La notizia del trapianto scatenò diverse polemiche e perplessità nel mondo accademico e istituzionale italiani. In particolare, l'allora Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, dichiarò che questo tipo di intervento avrebbe portato a "risultati catastrofici". Pochi mesi dopo, il Centro Nazionale Trapianti (CNT) censurò Ignazio Marino per il suo operato diffidandolo dall'eseguire ulteriori trapianti su pazienti positivi all'HIV. Il paziente è ancora vivo e in pieno benessere a tutt'oggi. In seguito a quel primo trapianto su sieropositivo venne istituita una Commissione apposita, presso il CNT, per stabilire se questo tipo di intervento poteva essere effettuato o meno e, dopo quasi tre anni, venne data l'approvazione definitiva. Oggi i trapianti su pazienti sieropositivi vengono eseguiti regolarmente e con successo anche in Italia. Probabilmente le polemiche sollevate allora più che su una evidenza scientifica si basavano su un pregiudizio generalizzato nei confronti delle persone sieropositive. Quel primo trapianto del 2001, ha aperto la strada in Italia a questo tipo di interventi che venivano effettuati in altri paesi con regolarità già da diversi anni. buono no? |