rifiuti
Consiglio dei ministri, via libera alla seconda discarica nel Parco del Vesuvio
La «cava Vitiello» è quasi cinque volte più grande della contigua discarica ex-Sari nel comune di Terzigno
NAPOLI – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla realizzazione della seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio. Si tratta della «cava Vitiello» quasi cinque volte più grande della contigua discarica ex-Sari nel comune di Terzigno, alle falde del Vesuvio. «Un atto inqualificabile, l’ennessimo che mortifica un territorio e i cittadini di una comunità», commentano in una nota Michele Buonomo e Pasquale Raia, rispettivamente presidente e responsabile aree protette Legambiente Campania. «In nessun paese europeo le discariche sono compatibili con le aree protette, per cui – proseguono provocatoriamente i rappresentanti di Legambiente – chiediamo al ministro dell’Ambiente Prestigiacomo di essere coerente con le azioni del suo governo e di cancellare il Parco del Vesuvio dal sistema nazionale di Aree protette». «La decisione adottata dal governo - aggiungono – ha cancellato come un colpo di spugna decenni di battaglie di cittadini, e la memoria di persone come Mimmo Beneventano che hanno perso la vita per l’istituzione del Parco Nazionale del Vesuvio. Ormai con le aperture delle discariche nel Parco – si legge nella nota – è chiara la strategia del governo nella risoluzione dell’emergenza rifiuti, aprire discariche solo discariche, nell’interesse pubblico»
E L'INCENERITORE?
NON DOVEVA RISOLVERE IL PROBLEMA DISCARICHE?