Nick: `ReVaN` Oggetto: re:il ddl passerà Data: 9/6/2010 23.13.22 Visite: 91
Le udienze sono pubbliche e gli atti sono conoscibili, come è giusto che sia. Se non vi è più segreto istruttorio da tutelare, non vi è ragione alcuna di impedire che le carte processuali e quindi attinenti ai fatti oggetto dell'imputazione (non dunque inciuci e fatti privati) siano conosciute dal popolo nel cui nome operano i magistrati, così come saranno conosciute le motivazioni della decisione che su quelle carte si basa. Un conto è la tutela della segretezza delle indagini, un conto è il diritto delle persone a non vedersi sputtanate per fatti strettamente privati e privi di incidenza ai fini della decisione, ben ALTRO è la pretesa a che ci si nasconda agli occhi della pubblica opinione circa i fatti penalmente rilevanti oggetto dell'imputazione. In ordine ai quali, se vi sarà assoluzione, farà stato una sentenza motivata altrettanto pubblica e conoscibile. Questo preteso diritto all'oblio, che va ben oltre la tutela della cosiddetta privacy, resta per me qualcosa di inconcepibile e di concettualmente malato. INTEL Q9550 @2,83GHZ, MB ASUS Maximus II Formula, 4GB DDR2 1066mhz, HD Velociraptor, POW nvidia GeForce GTX 280, Monitor Samsung T220, G11 e G5 Logitech.
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