Nick: Bisturi Oggetto: re:quesito Data: 25/11/2010 22.29.6 Visite: 154
bella domanda. invertirei l'ordine delle domande. mercato e qualità di un'opera artistica e musicale non sono incompatibili. sicuramente il mercato pilota determinate forme di espressione a scapito di altre. ma allo stesso modo internet ha limitato notevolmente il potere delle case discografiche e dei galleristi sugli artisti che vogliono rendersi sia indipendenti che visibili. il ruolo che ricoprono nella società è nullo. ormai l'arte contemporanea è avvertita e ricercata in quanto qualcosa di incomprensibile alla massa e riservato ad una schiera di pochi eletti, così come la musica di massa è solo una via di alienazione, vedi infatti la quotazione dei deejay rispetto ai musicisti. di questa incapacità comunicativa fra artista e pubblico ( che già antonioni aveva tracciato riferendosi alla società urbana contemporanea), la causa sono sicuramente le nuove forme di comunicazione, la televisione, il cinema, internet, molto più attrattive. questo spiega la ricerca artistica attraverso la videoarte, ma è sempre un discorso di nicchia. attualmente attraversiamo sicuramente un periodo infelice per la musica e per l'arte, d'altro canto è il riflesso di un'epoca un pò cupa, ci avviciniamo ad un nuovo medioevo probabilmente. gli anni 70 ed 80 del secolo scorso sono stati il canto del cigno, se vediamo quello che è stato prodotto musicalmente nei diversi generi musicali, così come in arte si arrivò a quel grande movimento artistico che fu la Land art. credo siano cicli che si susseguono, mi auguro solo di vedere il nuovo umanesimo, visto che l'unica volta che mi capitò di provare una emozione da farmi sedere davanti ad un'opera fu per piero della francesca. |