Nick: Cyrano622 Oggetto: Senza speranza Data: 20/9/2004 18.1.26 Visite: 125
Oggi come di consueto ho preso l'autobus che mi riporta a casa, così come sono solito fare quando viaggio da solo ed qausi vuoto, mi sono sistemato nell'accogliente comodità della solitudine degli ultimi posti. Mi ero gia immerso e perso nei miei pensieri quando sono saliti due ragazzi e si sono seduti alle miei spalle, nonostante tutti i posti liberi a loro disposizione, turbando il precario equilibrio del mio stato di quieta. Ma siccome, com'è noto, le disgrazie non vengono mai sole, dopo poco sono giunte due loro amiche che si sono accomodate d'innanzi a loro, e Dio solo sa quanto sanno essere fastidiose le donne con il loro cinico chiacchiericcio, il loro baccaiare e le loro risatine isteriche. Di lì a breve è nata tra loro una discussione sull'assunzione di sostanze stupefacenti. Mi è bastato ascoltare poche battute del discorso per rimanere ancora una volta stupito dalla pochezza e dalla mancanza di argomentazioni e di spirito critico che si ritrova nelle persone, della latitanza di slanci ed idee. I due principali interlocutori, che reggevano le sorti della disfida, recitavano alla perfezione il copione incarnando i due antagonisti che si contrappongono spaziando in maniera confusa tra i dettami del canovaccio del luogo comune. Se uno riproponeva la parte del ventenne ribelle e maledetto che reclama a gran voce la sua esperienza e maturità perchè "la sera esce da solo fin da quando aveva quindici anni ed è stato a Londra quindi ne sa molto di più di vita vissuta di un trentenne tutto casa e chiesa"; l'altra impersonava la quasi trentenne, che avndo vissuto una gioventù brava ed essendosi redenta sulla via di Damasco, con tutto il carico di incoerenza che traboccava dalle sue parole ( capace di piegare le gambe del più colossale dei Titani ) ma che ella sosteneva con notevole naturalezza, forte della sua esperienza, si pavoneggiava dall'alto della sua novella vita monacale nel criticare aspramente e con fermezza l'uso abituale di cannabis, che ella ammetteva solo quale esperienza saltuaria effettuata esclusivamente allo scopo di aumentare la propria percezione sensoriale. Quello che si era prospettato come un viaggio lungo e infernale si è rivelato tale, senza lasciare un minimo spiraglio ad un barlume di speranza ed ottimismo, con la convinzione accresciuta, consolidata e confermata della piatta omologazione e dell'incoerenza che pervadono la nostra società. Società nella quale si è o pro o contro, aut aut, senza mezze misure, senza alternative, dove al convinto sostenitore del capitalismo imperialista si contrappone l'esasperato no global, senza vie di mezzo, senza sfumature, in un irreale conformarsi all'anticonformismo in questa malsana logica dell'assurdo. E' singolare notare come il bipolarismo tanto auspicato ( non si sa da chi e non si sa il perchè o forse lo si sa ma e meglio non dirlo ) nella politica stia invece pervadendo a fondo sempre più il processo di omologata massificazione bipartita della quotidianità. Ma poi per fortuna è arrivata la pioggia a lavare via tutto. Giudizi universali Samuele Bersani Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane, ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate. Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone, togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace... Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi per tirare la maniglia della porta e andare fuori come Mastroianni anni fa, come la voce guida la pubblicità ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore, ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole. Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l'odio, Torre di controllo aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio... Potrei ma non voglio fidarmi di te io non ti conosco e in fondo non c'e' in quello che dici qualcosa che pensi sei solo la copia di mille riassunti Leggera leggera si bagna la fiamma, rimane la cera e non ci sei più... Vuoti di memoria, non c'e' posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia, piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria... Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone, togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace... Libero com'ero stato ieri, ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi, adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori... come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà e non c'e' niente che mi sposta o vento che mi sposterà... Potrei ma non voglio fidarmi di te io non ti conosco e in fondo non c'e' in quello che dici qualcosa che pensi sei solo la copia di mille riassunti Leggera leggera si bagna la fiamma, rimane la cera e non ci sei più... non ci sei più...
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