Nick: zopar Oggetto: scossa scrittoria Data: 25/9/2004 2.50.10 Visite: 126
No, voi mi dovete dire ora io qui sopra che di devo scrivere! A saperlo cosa scrivere, però l'impulso c'è, quello non manca mai, è brutto quando hai voglia di scrivere non sai cosa scrivere, manco hai idea di cosa scrivere o peggio sai che finisci con lo scrivere solo stupidate. Ma a sto punto a me che me ne frega? Io scrivo, poi a ciò che viene... Come quando non hai altre scelte e dici "ok tanto peggio di così". Ora ne ho bisogno, come quando devi mangiare, e lo stomaco ha fame ma le bocca non ha voglia, allora ti dici "mo mangio o è peggio" e man mano vedi che anche la bocca non ne resta disgustata. A me capita spesso, soprattutto rispetto determinati stati d'animo. La mente manifesta sempre anche fisicamente ciò che sente. Sapete che ci sono addirittura "teorie pseudo-mediche" che suppongono che ogni tipo di male, dal raffreddore al cancro non è altro che la manifestazione fisica di un problema psicologico? E che prevedono tramite la risoluzione di tale problema "mentale" anche il regredire della malattia fino alla completa guarigione. A me onestamente pare un po' una cazzata, almeno rispetto certe malattie, per altre invece penso sia applicabile almeno a grandi linee. Ma tutto sto giro per dire cosa? E che ne so... Ho solo voglia di scrivere, ho la "scossa scrittoria" e non per forza di riuscire a dire qualcosa. Già perchè poi quando uno scrive per forza deve dire qualcosa di "sensato" o trasmettere un qualcosa agli altri? Non credo, almeno non sempre. Dipende uno come vive lo scrivere. Per me è diventata una cosa naturale, una solta di riflesso incondizionato o bisogno psicofisico, si perchè anche le dita fremono che devono battere i tasti, mica è solo la mente a viaggiare nei pensieri. E allora tu inizi con un nulla e finisci chissà dove... Penso che scrivere sia un po' come viaggiare, esplorare altri mondi, senza muoversi perciò dopo ti senti tutto scosso, come se avessi vissuto un'avventura. E poi scrivere è un po' come sognare, come dire ciò che hai dentro e che non diresti mai o ciò che desideri e attendi e che sai o per lo meno pensi non avresti mai; insomma non lo so, scrivere è sicuramente tante cose, mo non so bene cosa, ma penso sia molto, e che varia pure da persona a persona. A proposito di sogni, non quelli di notte, i desideri "irrealizzabili", ognuno di noi ne ha qualcuno o anche uno solo che si porta dentro, tutti dicono "bisogna vivere per realizzarli", ma nessuno in realtà lo fa, chi dice perchè i sogni son belli perchè tali e non bisogna realizzarli o perdono il loro valore, chi perchè pensa di non farcela... Insomma gira e volta i sogni so quelli e restano lì... Ma a sto punto mi chiedo: se uno non realizza i proprio sogni o almeno non ci prova, non finisce per accontentarsi? Penso di si, ma se è così, che cacchio di vita è una vita dove ci si accontenta? Non mi so mai accontentato in vita mia, forse anche per questo sempre insoddisfatto, ma piuttosto che accontentarmi preferisco non avere nulla. Sarà pure triste ma a mio avviso è più dignitoso e orgogliosono come sono, non mi accontenterei mai. Se voi volete accontentarvi fate pure, però non vi lamentate quando arriva il giorno che vi rendete conto che vi siete accontentati e vorreste cambiare la vostra vita... A quel punto avete due scelte: o rivoluzionate tutto oppure continuate ad accontentarvi... magari perchè avete pure già una famiglia e non potete distruggere tutto, però a sto punto potevate pensarci prima... come si dice? "chi è causa del suo mal pianga se stesso", perciò sempre meglio aprire gli occhi prima che accorgersene dopo, quando cambiare costa più sacrifici e ci vanno di mezzo pure altri... Ok però ora basta, o faccio la parte del saggio che da lezioni, quando invece so solo uno che si fa troppe seghe mentali... Per ora però posso dire ed essere fiero del fatto che non mi sono mia accontentat, spero che voi altri possiate dire lo stesso... P.S. non l'ho riletto, avevo voglia di scrivere non di rileggere, tantomeno sto papiello che magari farà schifo anche a me, quindi non rompetemi per eventuali errori e menate varie. |