Nick: mir Oggetto: il gioco dei vuoti Data: 5/10/2004 19.46.25 Visite: 209
Uscendo saluto mia madre e subito mi sembra che sia successo qualcosa di singolare. Mentre entro in casa mia penso e ripenso a quello che ci siamo detti ma non trovo niente di particolare. Ci siamo scambiati la solita dose di informazioni a basso livello emotivo. Eppure. Ecco. Salutando lei mi ha detto "Ciao amore". Non sono tra quelli che accusano i genitori di avergli handicappato la vita con il loro comportamento ma ho sempre pensato che la manifestazione del loro affetto nei miei confronti avrebbe dato una base diversa alla mia persona. Non migliore o peggiore, solo diversa. L'assenza nel loro portafoglio comportamentale di questi gesti mi ha reso instabile e malinconico ma anche sensibile e curioso. L'altro giorno discutevo con una bella persona che ho conosciuto da poco su come la vita di molti di noi figli si basi su fatti concreti ma anche su molti vuoti. E' in quei vuoti che si cresce fuori dagli schemi e si sviluppano quelle che in età adulta chiamiamo personalità, sensibilità e forza di volontà. E' in quei vuoti che l'anima ha lo spazio necessario per vibrare al ritmo di questa vita che, ammettiamolo, è un discreto cumulo di sofferenze. E per capirla un po' non puoi stare su una nuvola. Stasera ho fatto una porzione abbondante di purè e credo che un po' ne porterò a mamma. Forse lo mangerò assieme a lei.
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