Nick: sfigatt0 Oggetto: x alberto pj Data: 21/10/2004 14.9.12 Visite: 141
freddo. non quello pungente. l'aria è elettrica, satura di energia, un temporale è ansioso di squarciare il cielo e tempestare le acque già eccitate dalla luna piena. sento la pelle pizzicare, i peli delle braccia irti, ma sto bene a mezze maniche, ho uno strano calore che mi scalda dentro e contrasta imperiosamente l'umido freddo del porto. non è la vodka che si contorce nelle mie budella, la bottiglia è per lo più intatta. non sono mai stato un grande bevitore, l'alcool non mi sublima abbastanza, preferisco giocare coi miei pensieri per addormentare la mente e liberarla dai legacci dell'esteriorità. Il calore si dipana maggiormente nelle mani e nei piedi. ho voglia di correre e prendere a pugni il vuoto davanti a me, un po' come un novello rocky, ma ancora di più mi piacerebbe incontrare "lui" per queste vie solitarie e tortuose. trovarmi a tu per tu, con quell'infame e ricacciargli in gola le sue risatine vigliacche. invece no, non lo farei, non perchè non lo meriti o non ne abbia le palle, ma perchè tutti fraintenderebbero, non crederebbero al mio odio, ma ad una mia vendetta. non sono il tipo vendicativo, dimentico facilmente, e so anche perdonare, ma lui no, lui mi ha tradito, e se c'è una cosa che non contemplo nella mia concezione di amicizia questa è il tradimento. mi ha tradito e prima o poi pagherà, non ora, non è il momento. non capirebbe neanche lui, finirei solo con l'incensirlo, elevarlo agli occhi degli altri. invece è la fine dell'infame che lo attende, ed il tempo mi darà ragione. questi pensieri finiscono con l'accellerare i miei battiti, e per scaricare la tensione scaglio lontano la bottiglia che ho nella mano, incurante della coppietta che è sbucata dal vicoletto di fronte a me. mi sento stanco. chissà se qualcuno ha notato la mia assenza, non so nemmeno di quanto mi sono allontanato, ma che me ne fotte. se non so tornare indietro mi fingerò ubriaco e mi addormenterò sulla spiaggia. se sarò fortunato sognerò di quando ho fatto l'amore su una spiaggia simile a questa e se mi sveglierò per l'eccitazione in qualche modo sfogherò. bel programmino non c'è che dire, sono un fallito. quante aspettative per questa serata, quanto l'ho attesa, progettata. nella mia mente l'ho già vissuta centinaia di volte, ma ora mi ritrovo a fare i conti con la realtà, solo, che scappo di fronte alla mia banalità, a rincorrere le mie insicurezze per queste strade tutte uguali che inevitabilmente mi inghiottono. sono come questa ringhiera affacciata su un panorama splendido, conscia di non farne parte pur ammirandolo da una vita, mi ci vorrei tuffare, ma sono ancorato qui, coi piedi ben saldi nella mia disperata fragilità separato da esso da questa ringhiera. la scuoto con le mie mani calde, le trasmetto le mie vibrazioni e lei mi restituisce ancora un altro pò di calore. ormai ho le mani che bruciano di terrore, la ringhiera trema di terrore, freme sotto le mie poderose scosse, freme perchè sta per essere inghiottita dall'immenso mare che da sempre contempla. Il mio nome. La sua voce. E' lei dietro me, ne sono certo. La sua voce, accende un nuovo fuoco dentro me, nelle budella, ma anche stavolta non è la vodka... |