Nick: OCUSUTORE Oggetto: il telefono non si paga Data: 2/11/2004 15.31.58 Visite: 149
Push-to-Talk". Se ne sente parlare sempre più spesso nelle ultime settimane, anche se pochi - al di fuori degli addetti ai lavori - sanno esattamente di che cosa si tratta. Un po' più intuitiva delle sigle a cui siamo ormai abituati (a cominciare dai GSM e WAP di qualche anno fa, poi via per GPRS ed UMTS, o WCDMA che dir si voglia, magari con tanto di GPS e parlando di Wi-Fi, e quant'altro...), il PTT indica un servizio che consente di "trasformare" il cellulare che oggi conosciamo in un vero e proprio "walkie-talkie", con la semplice pressione di un tasto. Un'altra applicazione per soli tecnofili? Siete dell'idea che il telefonino debba solo "telefonare e basta", magari potendo inviare e ricevere qua e là qualche SMS? Oppure siete convinti che tutte queste funzioni, come un tempo gli SMS, debbano appartenere esclusivamente al mondo dei più giovani, abbastanza svegli e pazienti per imparare ad utilizzarle? In verità, il PTT è una funzione che prende spunto proprio dal buon vecchio walkie-talkie, quello utilizzato dalle forze dell'ordine, dai pompieri, camionisti, tassisti in tutto il mondo. Dunque, semplice ed intuitiva, poiché ricalca una realtà che conosciamo già. Ed a breve sarà disponibile per tutti. La funzione "Push-to-Talk", infatti, può essere utilizzata per collegarsi velocemente con una persona o un gruppo di persone semplicemente con la pressione di un tasto del telefono. Oggi come oggi, i servizi PTT su reti cellulari (PoC - "Push-to-Talk over Cellular") non sono ancora disponibili. O meglio, sono disponibili solo per gli utenti delle reti iDEN e CDMA, e contano già oltre 12 milioni di utenti. Ma nel 2004, assicurano i principali costruttori di telefonini, questa tecnologia di diffonderà a macchia d'olio anche nel mondo GSM/GPRS, con la messa in commercio dei primi terminali compatibili. E se si pensa che tre colossi come Nokia, Siemens ed Ericsson hanno lanciato pochi mesi fa un'iniziativa comune per definire le specifiche in base alle quali creare un "open standard" per le applicazioni "PTT over Cellular" su reti GSM/EDGE, le premesse sono davvero incoraggianti. Come è, come sarà... Ma come funzionerà il PoC qui da noi? La soluzione che sarà presto adottata in Europa e in buona parte del mondo sarà una soluzione Voice over IP (VoIP) semiduplex che utilizza le reti dati GPRS e EDGE esistenti comprese negli attuali sistemi GSM. Il metodo - assicurano i costruttori - fornisce una prestazione mediamente almeno equivalente a quella delle reti cellulari "Push-to-Talk" dedicate. Dunque, una qualità più che accettabile per una soluzione che (speriamo, ma tutto dipende dai gestori di rete) risulterà conveniente per l'utente finale, sicuramente meno costosa di una telefonata "tradizionale" di uguale durata.
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