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Penso che sia interessante, per ki ha delle testuggini ad orecchie rosse, sapere come comportarsi... Io ne ho due (Tarta e Ruga) da ormai 8 anni :D ... Eccole..
Beh.. nn cambiamo discorso.. Ecco alcune notizie mooolto interessanti e che chiunque possegga una tartaruga di sta specie dovrebbe conoscere.
Le dimensioni degli adulti variano da 12,5 a 30 cm (le femmine raggiungono le taglie maggiori). Il carapace e il piastrone sono uniti lungo i margini e non presentano cerniere. Il carapace ha una forma ovale ed ha una superficie liscia e leggermente convessa, mentre il piastrone è piatto sia nei maschi che nelle femmine. Il colore del carapace è verde nei giovani, e diventa progressivamente più scuro mano a mano l’animale invecchia, fino a diventare in certi soggetti marrone scuro o quasi nero. Il piastrone è giallo con macchie o disegni neri. La cute è per lo più verde con strisce gialle, ma dietro il timpano è presente una caratteristica macchia rossa, che rende questa sottospecie inconfondibile, ma che può ridursi o scomparire negli adulti.
Le Trachemys sono onnivore e in natura si alimentano di pesci, rane, girini, vermi, lumache, insetti, larve, animali morti e piante acquatiche. Gli individui giovani sono prevalentemente carnivori, infatti occupano le acque più basse, dove abbondano gli insetti. Man mano crescono si spostano verso acque più profonde, dove è meno facile trovare prede animali, e scelgono una dieta prevalentemente vegetariana.
Si alimentano in acqua fino alla profondità di 3 metri. L’attività alimentare è più intensa durante le prime ore del mattino. E’ stato osservato che nella ricerca del cibo i giovani passano sott’acqua tra 20 secondi e 5 minuti e gli adulti 5-6 minuti. Specialmente i giovani cacciano attivamente piccoli pesci, girini, rane e invertebrati, che vengono ingoiati interi se sufficientemente piccoli, oppure fatti a pezzi con il becco e le zampe.
Un altro tipo di strategia alimentare delle tartarughe dalle orecchie rosse consiste nella neustofagia, un processo di filtrazione simile a quello impiegato dalle balene. Le tartarughe nuotano sul pelo dell’acqua con la bocca aperta, in modo da ingerire con l’acqua delle particelle alimentari. In seguito chiudono la bocca ed espellono l’acqua attraverso le narici, e ingoiano il cibo rimasto nella bocca.
Allo stato naturale i maschi raggiungono la maturità sessuale a 2-5 anni di età, a una lunghezza del piastrone di 9-10 cm. Le femmine diventano sessualmente mature quando raggiungono una lunghezza di 15-19,5 cm (spesso nei rettili l’insorgenza della maturità sessuale dipende dalla taglia raggiunta, più che dall’età).
La stagione riproduttiva varia secondo la località geografica, ma generalmente va da marzo a luglio. Il maschio corteggia la femmina mettendosi davanti a lei e carezzandone la testa e il collo con le lunghe unghie degli arti anteriori; la copula vera e propria dura circa 15 minuti.
Quando è pronta a deporre le uova, dopo circa 4-6 settimane, la femmina cerca una zona adatta per scavare un nido, in genere un’area di terreno umido vicino all’acqua. Le uova vengono emesse a intervalli di 40 secondi. Al termine la femmina ricopre il nido con terriccio e detriti. Le uova sono ovoidali e hanno un guscio flessibile. Durante l’incubazione assorbono acqua, e diventano più grandi e più rigide.
In un anno vengono deposte fino a tre covate. Il numero di uova deposto per covata va da 4 a 23, a seconda delle dimensioni della femmina. Le uova impiegano 2-3 mesi per schiudere, e a volte la schiusa avviene dopo l’inverno. I piccoli alla nascita misurano 2-3,5 cm, e alla fine della prima stagione di crescita raggiungono le dimensioni di 3,5-5,5 cm
Dimorfismo sessuale e determinazione del sesso
Nei soggetti adulti il riconoscimento del sesso non presenta difficoltà. Le femmine raggiungono una taglia maggiore dei maschi, i quali presentano una coda più lunga e le unghie degli arti anteriori molto lunghe (vedi foto sottostante). Nei soggetti giovani il riconoscimento del sesso è molto difficile.
La determinazione del sesso è legata alla temperatura di incubazione. Se le uova vengono incubate al di sotto dei 27°C nascono solo maschi (tempo di incubazione 100-120 giorni), invece sopra i 30°C nascono femmine (tempo di incubazione 60-70 giorni). A temperature intermedie nascono maschi e femmine in proporzione variabile. In commercio si trovano quasi tutti soggetti di sesso femminile. Infatti negli allevamenti vengono utilizzate temperatura nel range superiore, per accelerare la schiusa, portando alla nascita quasi esclusiva di femmine.
Le tartarughe piccole devono essere alimentate tutti i giorni; man mano che crescono la frequenza dei pasti va diminuita, fino ad arrivare a 2-3 volte alla settimana negli individui adulti. L’alimentazione delle tartarughe acquatiche può creare grossi problemi di igiene dell’acqua. Per tale ragione è meglio evitare alimenti molto grassi od oleosi, e la somministrazione eccessiva di cibo, che causa l’intasamento dei filtri e degrada la qualità dell’acqua. L’ideale è di alimentare le tartarughe in una vasca separata, oppure di mettere il cibo in una zona asciutta, anche se le Trachemys preferiscono alimentarsi in acqua. La vasca usata per l’alimentazione va lavata e disinfettata dopo l’uso.
In cattività si deve offrire una varietà più ampia possibile di alimenti: pesciolini; lombrichi; lumache e molluschi; Tubifex; cibo per gatti in pellet reidratato con aggiunta di un integratore minerale-vitaminico; pellet commerciale per trote (in particolare Purina Trout-chow) e piccole quantità di cibo in scatola per cani a basso contenuto di grasso; lattuga romana; carote grattate e foglie di carota, fagiolini, tarassaco, trifoglio; piccole quantità di frutta e altri alimenti adatti alla dieta delle tartarughe erbivore.
In commercio esistono alimenti già pronti per tartarughe d’acqua. Un tipo viene definito "mangime composto completo", ma non deve costituire che una parte (25% al massimo) della dieta. Il mangime costituito di soli gamberetti essiccati, definito come "mangime semplice", non è assolutamente indicato come alimento esclusivo: è completamente sbilanciato e privo di vitamine indispensabili. Le tartarughine alimentate solo con questo tipo di mangime finiscono invariabilmente per sviluppare gravi carenze vitaminiche, che se non vengono corrette in tempo le porta a morte. I gamberetti essiccati possono essere offerti saltuariamente come complemento dell’alimentazione. La carne non è un alimento bilanciato: non contiene calcio; inoltre se fornita cruda può potenzialmente trasmettere infezioni da Salmonella.
Nella vasca si può mettere un osso di seppia, che è molto utile per fornire calcio. Un paio di volte alla settimana si somministra un buon integratore minerale-vitaminico per rettili. E’ una pratica assolutamente inutile mettere le vitamine nell’acqua, il che oltretutto favorisce la moltiplicazione batterica.
Molte tartarughe rifiutano di assumere vegetali. Un trucco per indurle a mangiare vegetali consiste nel mescolare una quota di vegetali a pezzetti con un alimento particolarmente gradito alla tartaruga, ad esempio carne macinata. Progressivamente si aumenta la quota di verdure e si riduce quella dell’alimento gradito, in modo da indurre l’animale ad accettare le verdure.
Le Trachemys scripta elegans possono essere fatte andare in letargo, ma ciò non è assolutamente necessario per la loro salute. Il letargo invece è indispensabile se si vuole farle riprodurre, per stimolare l’attività riproduttiva.
Se si trovano in un terrario all’interno, la temperatura va gradualmente abbassata nel corso di alcune settimane fino a 4°C. Durante questo periodo di preparazione non devono essere alimentate, per dare modo al loro apparato digerente di svuotarsi. Il terrario va posto in una stanza fredda; la temperatura deve essere accuratamente monitorata utilizzando un termometro che registri la temperatura massima e minima. Il periodo di letargo può essere di 6-12 settimane, secondo la taglia e delle condizioni fisiche; per le tartarughe giovani deve essere più breve. E’ molto importante ricordare che se la temperatura non scende sotto i 10°C le riserve corporee vengono consumate troppo in fretta, perché il metabolismo non è sufficientemente rallentato. Se invece la temperatura scende sotto i 4°C si possono creare danni da congelamento, e se la temperatura scende sotto zero la morte può avvenire in poche ore.
Per l’ibernazione all’aperto occorre seguire alcune regole. Il laghetto o la vasca devono avere un’ampia superficie ed essere profondi almeno 1 metro, e deve esserci sul fondo un sufficiente strato di fango per immergersi. Secondo alcuni autori la superficie non deve essere lasciata congelare per più di due settimane.
Non si devono mandare in letargo le tartarughe malate o in condizioni fisiche non ottimali, o quelle molto piccole. Vanno tenute tutto l’inverno in un terrario riscaldato a 24-26°C, con 12-14 ore di luce, con una lampada ad ultravioletti, e vanno alimentate regolarmente.
Come prevenire le malattie
La maggior parte delle malattie è dovuta alla cattiva qualità dell'acqua, all'assenza di una corretta illuminazione e ad un'impropria alimentazione. Fate riferimento alle altre sezioni di questo sito per ottenere preziose informazioni su come creare un habitat ideale per le tartarughe, sulla corretta illuminazione e sull'appropriata alimentazione.
Quando sospettare una malattia
Cosa fare in caso di sospetta malattia
Mò mi so scocciato di scrivere... Per ogni problema contattatemi pure.. Sarò molto lieto di aiutarvi
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