Nick: siddharta Oggetto: Maledetti amici Data: 12/11/2004 19.43.48 Visite: 146
Francuccio ha ereditato il tabacchi dalle tre zie zitelle, ora è sposato ha da poco avuto il secondo figlio. Ormai per tutti è Ciccio 'o tabaccar. Palmiro, deluso dalla vita, dal partito, dal lavoro... Gli ho scritto una canzone e lui quando l'ha saputo mi ha detto: " Ma è proprio per me ? " Poi l'ha sentita e ha detto: " Ma questo sono io! " Andrea, da lui non mi aspettavo nulla e speravo di sbagliarmi, ma oggi è quello che mi aspettavo. Pierino (pippone) fa l'insegnante di scuola guida, se lo incontro non riesco a dirgli più di due parole senza inventarmi una scusa che devo scappare. Giuseppe, pensavo saremmo stati inseparabili, non lo siamo stati del tutto nel quotidiano, ma ha un gran posto nel mio cuore. Antimo è a metà di tutto, ma la sua sensibilità è nel mezzo e mi bastano due parole per riportarlo indietro nel tempo. Ha un gran posto nel mio cuore. Luca è un artista, un genio nel mio primo disco c'era una canzone dedicata a lui " Il merluzzo " , per via della forma dei suoi occhi: "... la sua chioma suadente si contraddice ma poi si difende prima che tu parli lui già dissente...." Con questi miei amici ho diviso quelle ore, quelle sere, i pomeriggi d'estate, i sogni di entrambi, la musica, i soldi per la benzina.... Non tutti hanno fatto quello che sognavano e per questo li odio ma se mi fermo a a pensare forse li amo. Sono amici di infanzia alcuni di loro li ho mischiati con amici conosciuti alle scuole superiori; li volevo far conoscere, ma dopo le superiori si comincia a pensare sul serio, si diventa grandi, le pressioni tacite del mondo che cammina ci allontana e l'amicizia, le nuove amicizie hanno un altro valore. Arrivano le donne che si prendono tutto e forse li rimpiangi le seghe. :) Gli amici che incontri dopo non ti scivolano nel sangue, forse non sono nemmeno amici, non ti rimandano in un viaggio lontano, non li sogni nelle notti di troppa birra, non riconosci il timbro della voce che ti chiama da lontano. Così quando lessi una cosa scritta da Piero Ciampi capii che l'amicizia può diventare anche come una maledizione caduta dal cielo. Vi riporto uno stato d'animo che ho condiviso e che mi apartiene di un grande poeta che cantava parole. " Maledetti amici " (Piero Ciampi) Maledetti amici dove siete andati questa sera Maledetti amici vi offro la mia casa e la mia cena Maledetti amici più di così non posso lasciatemi un messaggio che vi richiamerò Maledetti amici parole come fili di corrente fra la vecchia storia di puttane ed un giro di tressette e quel cane nero anima da salvare canta amico mio continua a cantare Maledetti amici ho perso di vista anche una moglie con quelle partite la domenica della Roma e del Livorno con quei brindisi al diavolo della fantasia momenti di misericordia e pure di magia. Tenetevi più stretti nel traffico degli abiti da sera negli amori sfrattati oppure quando arriva primavera sarà che sono dentro ma mi sento fuori il pittore è l'unico che sceglie i suoi colori fatevi vivi qualche volta fatevi vivi qualche sera se la vita vi sembra dura e la casa una galera incontriamoci ancora coi nostri pentimenti amici miei carissimi amici maledetti incontriamoci ancora coi nostri pentimenti amici miei carissimi amici maledetti.
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