Nick: |AnTaLm| Oggetto: La mia proposta Data: 11/12/2002 16.15.59 Visite: 18
Ok , come anticipato non darò risposte tecniche ( tipo la curva di Philip , il mix inflazione-disoccupazione ecc ) ma mi limiterò ad esporre dei concetti . Innanzitutto potrebbero essere creati nuovi posti nei settori dell'agricoltura e del turismo . Entrambi generano tantissimo indotto ( industria agroalimentare , musica , spettacolo , intrattenimento ecc.ecc. ). Entrambi permettono l'inserimento di lavoratori con tutte le qualifiche : dal diplomato al laureato. Le risorse ci sono : sole , mare , terra , e lavoro , abbiamo tutto. Aggiungi che entrambi gli investimenti in questi settori sono a bassa intensità di capitale ed altra intensità di lavoro ( l'ideale per noi ) , eccezion fatta per le industrie agroalimentari che richiedono cmq meno investimenti di una fabbrica di automobili. I fondi : quelli che arrivano sono sufficienti , il problema è che vengono arraffati e sperperati .... purtroppo questo è uno scoglio durissimo da superare , l'unica soluzione sarebbe creare circuiti " alternativi " per il passaggio dei soldi . La precarietà non è una realtà con cui dobbiamo convivere , ma solamente il risultato di uno squilibrio di diritti a favore dei datori di lavoro. I dipendenti non possono evadere le tasse , e come contropartita ricevono scarsissimi diritti e tutela in caso di licenziamento non necessario. I datori di lavoro invece non solo non pagano le tasse , ma al primo segno di difficoltà tagliano subito il fattore della produzione che è più facile tagliare : il lavoro. DIciamo la verità , la precarietà è una costante solo per il lavoro dipendente , le imprese e le fabbriche sono sempre lì da anni ..... il problema è che a dirigerle ci sono ignoranti che non hanno un briciolo di conoscenza sul funzionamento dei mercati. E' ovvio che quando un figlio di camorrista ( chi altri ha i miliardi necessari? ) mette su una fabbrichetta e la dirige " a mast è putec " , fallisce miseramente dopo poco tempo . Questo perchè i mercati si sono evoluti ,ci sono regole e dinamiche da seguire, e quando uno produce qualcosa è sul mercato che la va a vendere , mica nella piazza del paese...... Qui nel meridione prevale la logica del mercante , si vogliono realizzare grandi guadagni ambress ambress senza preoccuparsi troppo di cosa succederà dopodomani. Non si investe nulla di proprio , il rischio viene scaricato interamente sui dipendenti. Ma di questo se n'è parlato già. |