Sono intelligente, ragazze. Devo ammetterlo alla fine. Però sono anche in incognito.
Lo nasconderò benissimo, ve lo giuro. Parlerò solo di cazzate e in modo sgrammaticato. Intratterrò con voi lunghissimi silenzi in auto, durante i quali potrete cianciare a vanvera di qualunque lucidalabbra o collant multicolore. Vi tratterò orridamente, non risponderò ai vostri sms, vi lascerò disperare e (di)struggervi, così finalmente crederete di essere innamorate. La prima volta vi farò pensare di avervi forzato a farlo, che significa che il mio desiderio di voi era altissimo, non come quei tipi romantici, che sono ricchioni perché non vi strappano il reggiseno con una mano e le mutandine con il pene tramutato in pugnale. Dopo il sesso vi ignorerò, cosicché possiate sentirvi in gara con voi stesse per riconquistare ogni minuto la mia attenzione.
E non noterò i vostri gesti d'affetto, cosicché siate spinte a farne sempre di maggiori, ma io me ne accorgerò solo quando saremo a letto, e li farete da nude accompagnandoli con apposito palpeggiamento del membro.
E dirò che siete dei cessi, dopo un po' che staremo insieme, e voi penserete che vi voglio bene, perché voglio farvi migliorare, e comincerete a comprarvi busti, guepierre, tute in lattice, frustini, manette, svaligerete una corsetteria, e io vi giudicherò sempre mediocri, sempre per farvi ambire alla perfezione.
E saprete di non poter parlare di nulla con me, e vi confiderete solo con le vostre amiche, vi sentirete parte di una società segreta femminile, riscoprirete la sorellanza, vi farò credere di poter avere dei segreti, e l'atmosfera cospiratoria vi ecciterà. E vi spingerò a mentire ai vostri genitori, per venire a farlo in un albergo a ore, o in una Smart, così vi sentirete principesse medievali che rinunciano al reame di famiglia per l'amor pezzente della propria vita.
E vi picchierò, ovviamente, e voi crederete di meritarvele, e sarete felici, perché penserete che è meglio la roncolata dell'essere ignorate, e vi vanterete di un occhio pesto e una costola incrinata con le amiche, perché il vostro lui vi ama al punto da perdere le staffe con voi come faceva vostro padre.
E vi negherò qualcunque libertà, e voi vi vanterete di nuovo con le amiche, perché c'è qualcuno che decide per voi, che vi porta in palmo di mano, e vi ama al punto che vi solleva dal gravoso onere di decidere da sole la vostra vita.
E non mi curerò affatto dei vostri piccoli motivi d'orgoglio, come una pianticella che vi viene su bene, o una pettinatura originale, vi farò sentire in colpa perché mentre innaffiavate quell'orrendo vegetale o stavate a ravanare nei riccioli, non avete pensato a me, e mi amerete, per questo, perché vi avrò richiamato ai vostri doveri di grande innamorata.
E non leggerò mai un libro, neanche un fumetto, cosicché voi possiate sentirvi le letterate che devono prendersi cura dello zotico, e possiate credere di avere una missione e un senso a questo mondo.
Farò tutto questo, giuro.
Non preoccupatevi, manterrò l'incognito stretto.