Nick: Mush^Room Oggetto: COCAINA Data: 1/12/2004 20.14.39 Visite: 277
L’uso di cocaina procura notevoli effetti sia fisici che psicologici, agendo su vari apparati dell’organismo umano: da un punto di vista cardio-circolatorio, la cocaina è un potente vasocostrittore e può determinare aritmie cardiache e collassi. In ambito respiratorio procura broncospasmi e iperventilazione. Agisce anche sugli organi preposti alla digestione, laddove gli effetti possono manifestarsi in gastriti, stitichezza, nausea, vomito. La cocaina determina inoltre aumento dell’attività muscolare che può esprimersi anche in tremori. Provoca dilatazione delle pupille e può anche essere responsabile di cefalee, ritenzione urinaria, sudorazione, brividi, inibizione dell’eiaculazione. Il quadro patologico comprende spesso la malnutrizione e la consistente perdita di peso. Non sono rare la riduzione dell’udito, del gusto, dell’olfatto, le riniti, le sinusiti, le tracheo-bronchiti, gli arresti respiratori, l’ipertensione arteriosa, gli infarti del miocardio, gli ictus cerebrali.
Caratteristici gli effetti della cocaina sulla psiche, che si traducono soprattutto in temporanea euforia e sensazione di benessere. A queste corrisponde la percezione di aumentata sicurezza e fiducia in se stessi e nelle proprie capacità (anche in quelle morali). La cocaina procura inoltre un consistente aumento delle capacità di azione, di concentrazione e una parallela diminuzione delle sensazioni di fatica fisica e mentale. Può incrementare il desiderio sessuale. Soggettivamente determina inoltre l’esaltazione del tono dell’umore. La persona sotto l’effetto della cocaina è in genere iperattiva, ipereccitabile, molto loquace, intraprendente, socievole e portata al movimento. In tali condizioni l’individuo sperimenta una sensazione di accelerazione dei processi cognitivi e di pensiero, che può manifestarsi anche in modo parossistico, fino ad espressioni esagerate di grandezza e di potenza, con deficit delle capacità critiche, comportamenti bizzarri, fino alle allucinazioni, a eccessi violenti e a stati psicotici conclamati. L’assunzione di quantità elevate di cocaina (soprattutto per via endovenosa) può determinare il fenomeno dell’overdose, che si manifesta in una repentina depressione del sistema nervoso centrale dopo la stimolazione iniziale. Ciò può comportare paralisi muscolare, paralisi respiratoria e morte. Ad ogni modo l’overdose da cocaina è caratterizzata da una certa imprevedibilità e sembra legata a particolari condizioni di vulnerabilità individuale. A differenza che per gli oppiacei, non esistono antagonisti specifici per la cocaina, quindi il sovradosaggio può essere affrontato solo attraverso misure sintomatiche di supporto. Altri eventi fatali relativi all’overdose da cocaina, come già accennato, sono relativi a possibili ictus cerebrali e infarti cardiaci. La cocaina ha la capacità di indurre, se assunta, assuefazione, tolleranza e dipendenza. A volte, riguardo alla cocaina, si tende a trascurare gli aspetti somatici della dipendenza, considerando soprattutto quelli psicologici (pur molto importanti). Invece esistono anche specifici meccanismi neurofisiologici che, a livello delle strutture deputate alla trasmissione degli stimoli nervosi, sono corresponsabili dei sintomi della dipendenza e dell’assuefazione. La tolleranza alla cocaina non sembra porsi in relazione all’aumento delle dosi (come nel caso degli oppiacei), ma all’incremento della frequenza d’uso. Lo sballo procurato dalla cocaina ha un effetto relativamente breve (variabile a seconda della modalità di assunzione): dai 30 ai 60 minuti; ciò spesso conduce a ripetute autosomministrazioni con brevi intervalli fra loro. I consumatori a volte si sottopongono a intensi periodi di consumo, caratterizzati da insonnia e scarso ricorso al cibo. Particolarmente penose le condizioni al termine di tali fasi high, seguite da quelle down: depressione dell’umore, agitazione, ansia, prostrazione, disorientamento, segnano la crisi di astinenza e molto spesso si traducono in rinnovata compulsione alla ricerca della sostanza.
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