Nick: Kashmir Oggetto: Incandescente Data: 8/12/2004 21.10.54 Visite: 123
Cala la penombra coprendo le stelle, avverto la brina che preme la pelle, cammino attorniato da soffi di cielo mi sento d’inverno coperto da un velo. Non piango, non rido, ma tremo nascosto, mi sono perduto chissà in quale posto, mi sono vestito di sguardi ascendenti, mi sento bruciato da stelle cadenti. Pian piano proseguo, poi accellero il passo, respiro affannato, non reggo più il masso, m’ostino a portarlo da sempre da solo, aspetto che rolli per prendere il volo. sul braccio uno scudo che possa coprirmi temendo che un fulmine possa colpirmi, il cielo è sereno ma c’è la paura che cali una nuvola a fare sventura Un giorno nel viaggio fra quella penombra si apre uno scorcio che un poco la sgombra e scende sottile un raggio di luce mi giro di scatto, ma dove conduce? E’ un unico filo che cinge la fune che al masso mi lega fra queste mie dune e mentre mi abbaglia mi copro da lontano bruciando la fune mi tende la mano Il masso s’innalza verso quel fascio, la mano mi scalda, ed io non la lascio, mi tira pian piano, ed io dolcemente mi libero il cuore, ed apro la mente. S’alza la penombra scoprendo le stelle, si scioglie la brina che lascia la pelle, volando sicuro fra i soffi di cielo mi copro di luce, togliendomi il velo.
Per te, di te, ti amo. |