Nick: insize Oggetto: PUR TOTO' E GASSMAN Data: 9/12/2004 16.34.5 Visite: 143
VI SKIFANO! Dopo le proteste di Murgia e dei familiari di Totò e Gassman il giudice inibisce la Federazione romana del partito Manifesti con "I soliti ignoti". Il tribunale boccia An. ROMA - I soliti ignoti appartengono al cinema, e la politica non se ne può impossessare. Il tribunale di Roma ha inibito la Federazione romana di Alleanza Nazionale ad usare un'immagine, tratta dal film di Mario Monicelli, che ritrae tra gli altri Totò e Vittorio Gassman, e che campeggia su un manifesto del partito affisso sui muri della capitale. Una scelta che ha sollevato le proteste di uno dei protagonisti del film, e dei parenti degli attori ritratti, che si sono detti "offesi e indignati". Il giudice della prima sezione civile del tribunale, Massimo Corrias, si è pronunciato sulla base di un ricorso in via d'urgenza presentato da Tiberio Murgia, l'attore che nel celebre film interpreta il ruolo di Ferry Boat, anche lui ritratto nel manifesto. Assistito dagli avvocati Giorgio Assumma e Andrea Miccichè, Murgia lamentava, nel ricorso, "sia la lesione al proprio diritto sui dati personali, sia la lesione alla propria identità politica". Il giudice ha fissato per il 21 dicembre l'udienza per il proseguimento della fase processuale, che non esclude una richiesta di risarcimento danni da parte dell'attore. L'avvocato Miccichè ha chiesto che "tutti i manifesti vengano tolti da Roma, perché c'è un uso indebito e non autorizzato del volto del signor Murgia, il quale è stato leso non solo nel suo diritto allo sfruttamento della propria immagine, ma anche in quello alla sua identità personale. Tra l'altro - ha precisato il legale dell'attore - Murgia appartiene storicamente alla sinistra". Fra l'altro, Alleanza Nazionale e Azione Giovani hanno indetto per oggi una manifestazione, a Roma, a piazza Navona: "Speriamo - ha concluso micciché - che non vengano esposti altri manifesti". Nei poster, sopra alla fotografia, uno slogan recita "Audace colpo della giunta Veltroni", e la polemica che la Federazione di An avrebbe voluto manifestare si riferisce a un provvedimento che riguarda il pagamento del parcheggio su striscia blu anche ai residenti. L'immagine ritrae i protagonisti del film mentre ascoltano Totò che spiega loro come si apre una cassaforte. E proprio la figlia di Totò, Liliana De Curtis, ieri aveva protestato chiedendo "con quale diritto" venisse utilizzata l'immagine di suo padre per fare "campagna contro Veltroni". Mentre la vedova di Vittorio Gassman, Diletta D'Andrea, si era detta "offesa e indignata". (9 dicembre 2004) www.repubblica.it |