Nick: Franti Oggetto: Per Te Data: 3/1/2005 14.31.24 Visite: 268
Il 31 prima della mezzanotte, in auto, m'è venuta in mente lei. Lei che è stata importante per me. Lei che mi ha fatto ridere. Lei che mi ha fatto piangere. Lei che mi ha fatto stare bene. Lei che mi ha fatto stare male. Lei che ho amato. Lei che ho odiato. Lei che è sparita e io sono sparito per lei. Nei primi mesi del 2004. Ho pensato di mandarle un sms, quelal sera. Io odio gli sms. Ma per lei potevo scriverlo un sms di auguri per il 2005. Ho pensato a un sms non equivoco, che mi facesse apparire come quello che non sono: innamorato di lei. Sì, perchè innamorato di lei non lo sono più. Da un pesso. E così le ho mandato un sms senza pretesa. ma che comunque faceva la sua bella figura. E che poteva far stare bene lei. L'sms recitava così: "Sei stata importante per me, tanto. Spero tu sia felice e se lo sei io sono felice per te. Davvero. Buon 2005 di cuore. Te lo metiti. Continua ad alzare la testa e a spostare l'aria quando passi. Sempre." Ecco. Io che odio gli sms ho scritto un sms di quattro righi. Non vi dico la difficoltà, poi, a scriverlo l'sms, con il nuovo cellulare ipertecnologico. L'ho sbagliato ben 4 volte quell'sms. Io sono volutamente nemico della tecnologia. Basti pensare che, quando mi regalarono 'sto cellulare, dopo un'ora inviai un messaggio e dissi "Evviva, ci sono riuscito". Solo che l'avevo inviato a me. L'sms....... Nonostante questo, lei lo meritava quell'sms. Meritava che io mi sforzassi a scriverli quei 4 righi di sms, sul cellulare. Meritava che io facessi quello sforzo psicologico a scrivere quell'sms. Sms inviato. Passano quindici minuti e ..Pling...Messaggio sul mio cellulare. E' lei. Apro l'sms e leggo: "Auguri anche a te." Punto. Stop. Era un modello di sms inviatomi non so da chi. Sma di routine e inviatomi per formalità. Proprio perchè "inviamoglielo và, che fa brutto se nn gli invio l'sms di risposta". Vado a controllare chi mi ha inviato quell'sms arido e formale e leggo: Lei. Prima sbarro gli occhi. Poi faccio una smorfia con la bocca, guardando Mario alla mia destar e non dicendo nulla. Poi pigio sui tastini del mio cellulare un sms di risposta. Per lei. Senza sforzarmi. "Ma vafancul' a te e a tutt'o 2004". Vittorio Emanuele
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