Tratto da ‘Demian’ (storia della giovinezza di Emil Sinclair) di Hermann Hess, scritto nel 1917.
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E mi parlò di un giovane che era innamorato di una stella. In riva al mare tendeva le braccia e adorava la stella, la sognava e le rivolgeva i suoi pensieri. Ma sapeva o credeva di saper che le stelle non possono essere che le stelle non possono essere abbracciate dall’uomo. Considerava suo destino amare senza speranze un astro, e su questo pensiero costruì tutto un poema di rinunce e di mute sofferenze che dovevano purificarlo e renderlo migliore. Tutti i suoi sogni però erano rivolti alla stella. Una volta, trovandosi di nuovo su un alto scoglio in riva al mare notturno, stava a guardare la stella ardendo d’amore. E nel momento di maggior desiderio fece un balzo e si buttò nel vuoto per andare in contro alla stella. Ma nel momento stesso del balzo un pensiero gli attraversò la mente: No, è impossibile! Così cadde sull’arena e rimase sfracellato. Non sapeva amare. Se nel momento del balzo avesse avuto l’energia di credere fermamente nel buon esito, sarebbe volato in alto a congiungersi con la stella.
<> Concluse. <>
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Bella storia vero! Quanto è vera, quanto è applicabile l’insegnamento che da? Oso dire tanto, ma so che molti mi contraddiranno.
Che ne pensate ragazzi?