Nick: schuF Oggetto: arte e vita dei giorni nostri Data: 19/1/2005 15.28.24 Visite: 213
Stavo sfogliando il quaderno di storia dell'arte quando il mio occhio cade sul concetto d'arte classica,che si rifà ad una semplice definizione:" l'arte è la rappresentazione del bello" dal bello si passa al "vero" con l'arte moderna. Alla fine del novecento l'arte contemporanea estende il concetto anche al brutto. E si finisce quindi con la rappresentazione del brutto.Partendo dal fatto che sono patita dell'arte in tutte le sue forme,mi viene da immedesimarmi nella mente classica del tempo e quasi x skerzarci su penso: "Non è ke Monna Lisa fosse proprio una strafiga!!!Dunque secondo un concetto classico quella contemporanea nella sua stragrande produzione non avrebbe dignità d'arte. Ma non è questo che mi preme far notare... Per me la rappresentazione di un seno perfetto,o il corpo possente di un uomo non è per bellezza artistica superiore a una ruga,o di macerie. Forse è un pò il contrario... Alla perfezione preferisco l'arte del '900 nata dalla rottura di quei valori su cui prima si faceva tanto riferimento... E la preferisco per la passionalità,il dramma,i pensieri liberali,sociali,e anarchici espressi. L’arte è vista come la letteratura,la vita,la musica,come specchio della realtà.. Van Gogh,Munch,Gaugin,Rausseau,Klee e Mirò.... Sicuramente compito dell'arte contemporanea è ESISTERE. Senza essa infatti,non esistono riferimenti di classicità e di modernità... "L'arte è figlia del suo tempo".. E questo mi fa pensare... Questo ritorno alla classicità da parte degli artisti della"nostra"generazione a cosa è dovuto?? Questo cerkare la perfezione a tutti i cosi??...Che si ripercuote persino nei sentimenti??Nella vita di tutti i giorni??
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