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Nick: Kashmir
Oggetto: This is the song of the hope
Data: 28/1/2005 8.30.38
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Oggi Spoleto è ricoperta di neve.
Sembra di stare in un film; i tetti sono completamente bianche, i vetri delle macchine sono colmi di brina, il cielo è bianco, le cime degli alberi ferme, gelide, dritte, col loro "sguardo" puntato verso il cielo.
C’è silenzio. Pochi temerari osano prendere l’automobile per avventurarsi fuori di casa, la neve è alta, è impossibile spostarsi, e regna un maestoso silenzio. Anzi, un semplice silenzio.
Spoleto è sempre stata una cittadina molto semplice, ma non per questo l’ho odiata, anzi, la sua capacità di essere bella e semplice allo stesso tempo mi ha sempre disarmata, quello che non sopporto di Spoleto sono gli abitanti, tranne le mie amicizie ovviamente, però la mentalità generale percorre il senso opposto della mia, per questo mi trovo a disagio ogni volta che esco, ed esco spesso, sto in perenne disagio.
Ma oggi non si può uscire, e me la sto godendo dal terrazzo di casa mia, sembra l’opera di un pittore innamorato, tante piccole case ricoperte di neve, tutto bianco come la pace, tutto è silenzioso e dolce, tutto sembra sorridere, e coccolare, anche il mio terrazzo è ricoperto di neve.
Il primo anno che mi trasferii qui nevicò quasi come oggi, le scuole chiusero, ed io e mio fratello passammo la mattinata a giocare con le palle di neve, io indossavo un cappotto rosso ed ero una piccola ciaciona, sembravo un elfo di Babbo Natale.
Oggi la neve mi fa sentire serena e tranquilla, romantica. Ma io romantica lo sono sempre, a volte vengo amata per questo, altre volte vengo presa in giro, ma conservo la mia dolcezza gelosamente, perché mi permette di non pormi barriere e dare sfogo al mio amore, all’ennesima potenza.
Sento le voci dei bambini…staranno giocando, ora tocca a loro, anche se effettivamente non c’è un’età precisa per cui si possa giocare a palle di neve, più che altro sono i bisogni e le voglie che cambiano.
Oddio.
E’ proprio mattinata.
Al piano di sopra stanno ascoltando Stairway To Heaven. Che meraviglia, e pensare che mi è stata assegnata una relazione da esporre su questo magnifico scorcio di magia della musica dal un mio insegnante, e pensare che questo brano ha cambiato la mia vita, pensare che questi quattro maghi di emozione si nutrono della mia anima semplicemente suonando, ed io mi nutro della loro.
This is the song of the hope.
E pensare che stavo scrivendo di ciò che mi trasmette il paesaggio, e mi sono interrotta completamente persa tra questi suoni magici, di un brano che conosco meglio delle mie tasche in tutte le sue sfumature, conosco tutte le espressioni di Percy in ogni live, tutti gli arpeggi di Pagey miscelati dolcemente con il dolce candido suono di Jonesy, e gli stacchi magici di Bonzo che precedono l’assolo..
Che è appena iniziato…
Potrei morire ascoltando quest’assolo…e non me ne accorgerei, potrei rinascere di nuovo riascoltandolo, e guarderei il mondo con mille colori e sfumature di luci diverse, sono persa fra queste note, sono immersa completamente in questa dolcissima fetta di vita, di emozione, espressione, natura, di un assolo che causa tante di quelle cose….
Come quest’urlo di Percy….
Espressione di gioia, di decisione, di voglia di libertà, di voglia di volare, di voglia di essere sentiti dentro, di voglia di trasmettere, to be a rock and not to roll.
And she’s buying a stairway to heaven.
"Good evening." (And I think you consider).
