Nick: NEVERLAND Oggetto: The Legend Of Zelda Data: 27/12/2002 12.42.47 Visite: 29
Non so se qualkuno di voi ha mai avuto la gioia di esplorare uno dei favolosi mondi di Zelda negli anni passati ma so per certo ke ki ha giocato almeno uno dei suoi capitoli difficilmente si è skordato di quella fantastika esperienza di gioco e delle innumerevoli ore trascorse insieme alla console dell'epoca (Nes, Super Nes, Gameboy, Gameboy Color e Nintendo 64 anke se oggi molti dei vekki capitoli è possibile rigiokarli anke sul PC grazie agli emulatori e alle Roms reperibili in rete) x esplorare e scovare tutti i segreti di quei mondi fantastici. Ma voglio provare a parlarvi dell'essenza di Zelda x tutti quei "poveretti" che non hanno mai "maniato" "Link" a colpi di Joypad. Bene cerko di essere sintetico (è una parola)...... Quella di Zelda è una saga a dir poco leggendaria nel mondo videoludico. Da sempre sinonimo di innovazione, trovate geniali e giocabilità ai massimi livelli, la serie ha rivoluzionato più e più volte il genere degli action RPG su console. Ogni episodio viene accolto con il fiato sospeso dagli affezionati utenti della grande N ed è circondato dalla magica aura di capolavoro annunciato, una nomea che mai in passato è stata smentita. Miyamoto il creatore di Zelda, game designer per fortunata coincidenza più che per scelta, nasce come artista, è laureato da artista, vuole fare l’artista e, ovviamente, pensa da artista. Nel suo immaginario The Legend of Zelda è una classica fiaba, non favola, un distinguo importante da fare, attualizzata solo dal media su cui viene proposta. Il supporto è differente, ora un dischetto argentato o una piastra di silicio in luogo della carta stampata, ma la sostanza non cambia. Le parole scritte sono sostituite da immagini e il linguaggio, anche e soprattutto visivo, deve essere appropriato al mondo che si vuole rappresentare. Il linguaggio del reale non è proprio della fiaba, è inadeguato, è un’imperdonabile stonatura che automaticamente escluderebbe The Legend of Zelda dal genere fiabesco. La rappresentazione del mondo-fiaba è perfetta, ingenua, stilizzata all’estremo come è giusto che sia e come il genere lettario impone. Una rappresentazione fortemente simbolica, come Miyamoto stesso ha ammesso di recente dichiarando che The Legend of Zelda altro non è che una rappresentazione della lotta senza tempo tra il bene e il male. Link non è una persona ben definita, è l’archetipo del perfetto eroe, che affronta l’incarnazione del male di turno con le armi proprie dell’eroe: spada e scudo. E riducendo all’osso la trama si arriva sempre a un tema comune dalla semplicità disarmante: c’è un bambino (Link) che combatte contro un orco cattivo (Ganon/Ganondorf). Forse la più efficace delle rappresentazioni di lotta del bene, di intatta purezza, contro il male. E fortemente simbolica non è solo la storia, ma anche gli elementi che la compongono e la rendono viva su schermo. L’energia vitale di Link è rappresentata da cuori di un bel rosso acceso, le monete sono grosse gemme colorate, le bombe sono...beh, sono quelle classiche, rotonde e con la miccia bella in vista. Link conquista nuove abilità e diventa più forte non accumulando astratti punti esperienza come la tradizione "rpgiistica" vuole: trova oggetti che lo rendono capace di compiere nuove azioni, e accresce la sua riserva di "cuori", ovvero di energia vitale, raccogliendo in giro per il mondo altri "cuori" o "pezzi di cuore". Una stilizzazione della realtà semplice da implementare utilizzando grafica bidimensionale, ma che non si addice a una rappresentazione tridimensionale improntata al realismo sfrenato...e Miyamoto, un pò Tezuka e un pò Miyazaki, questo lo sa benissimo. Dare un ordine cronologico ai vari capitoli della saga di Zelda è impresa ardua. Nintendo non ha mai diffuso molte informazioni in proposito e, come già accennato, Link non è un vero e proprio personaggio ma una rappresentazione dell’eroe che si oppone al male. Quindi non esiste un solo Link, ma molti eroi diversi che affrontano a più riprese Ganon in differenti epoche temporali. Cmq ekko una presunta e probabile cronologia della saga di Zelda: The Legend of Zelda (NES) Zelda II: Adventure of Link (NES) The Legend of Zelda: A Link to the Past (SNES/GameBoy Advance) The Legend of Zelda: Link’s Awakening (GameBoy/GameBoy Color in versione DX) The Legend of Zelda: Ocarina of Time (Nintendo 64/GameCube) The Legend of Zelda: Majora’s Mask (Nintendo 64/GameCube) The Legend of Zelda: Oracle of Seasons (GameBoy Color) The Legend of Zelda: Oracle of Ages (GameBoy Color) Io degli 8 capitoli ne ho giokati 6 portandoli tutti a termine accumulando parekkie ore di sonno arretrate dietro i reni..... Cmq a finale tutto sto bordello per dirvi ke a circa due anni dall'uscita di Majora's Mask per Nintendo 64 ecco arrivare nei negozi nipponici (l'uscita statunitense è prevista per marzo, quella europea addirittura per giugno) l'ultima fatica di Miyamoto ed NCL, The Legend of Zelda: "Kaze no Takuto" (The Wind Waker) per GameCube. Un titolo controverso fin dall'annuncio a causa della particolare impostazione grafica scelta, con atmosfere da cartone animato. "Kaze no Takuto" è un cartone animato, è una favola fatta a cartone animato, e lo stile scelto si adatta perfettamente all’idea di mondo virtuale, di favola digitale, che si vuole rappresentare. I personaggi sono dotati di anima ed esprimono alla perfezione ogni emozione: un risultato difficilissimo da ottenere dal media videogioco. Per creare il suo nuovo mondo Nintendo ha usato il meglio. Non vi fate ingannare dall’apparente semplicità delle immagini, le tecnologie alla base di Kaze no Takuto sono all’avanguardia, forse una delle più alte applicazioni in campo videoludico di routine tridimensionali dell’ultima generazione. Il cel shading è perfetto, qualitativamente ben oltre le produzioni viste sinora, così come le animazioni, le ombre dinamiche in tempo reale, il self shading sugli oggetti, i molteplici effetti grafici e un curioso utilizzo del depth of field molto ravvicinato che contribuisce a ridurre al minimo i difetti di aliasing e ad aumentare la sensazione di profondità visiva. Una sensazione resa già forte dal fatto che il gioco, incurante della distanza del giocatore, renderizza in scioltezza anche gli oggetti più remoti: sì, da un punto diametralmente opposto di uno stage è possibile scorgere ad occhio nudo ciuffi d’erba lontanissimi, ovviamente animati al vento. La mole di dettagli, la cura per i particolari, le leggi fisiche applicate agli oggetti (il flusso del vento influenza praticamente ogni cosa, dall’ondeggiare di piante, di abiti e di capelli dei personaggi al movimento di particelle sospese nell’aria) sono impressionanti. E tutto questo animato a trenta fames al secondo, senza nessuna incertezza nemmeno nei momenti più affollati. Il DNA della serie è immutato in "Kaze no Takuto", ma ogni elemento è riproposto più in grande, tutto è elevato all’ennesima potenza. La libertà di movimento e d’azione è disarmante. E’ possibile interagire praticamente con ogni oggetto su schermo, divertendosi anche solo ad avvicinarsi di soppiatto a innocui maialini, sollevarli, gettarli in acqua e vederli nuotare lentamente fino a riva e scrollarsi l’acqua di dosso una volta giunti sulla spiaggia. Oppure tagliando a spadate ciuffi d’erba e arbusti: alcune locazioni ne sono pieni, un vero e proprio invito a provare il filo della propria lama su innocui vegetali. "Kaze no Takuto" propone input continui, sta al giocatore decidere di volta in volta quali elementi cogliere e quali invece tralasciare per affrontarli magari in un secondo momento. Si possono compiere solo le azioni necessarie per proseguire, o farsi rapire da innumerevoli minigame, percorsi ed eventi alternativi, perdendosi nel mondo-gioco più complesso e completo mai creato. Più si prosegue nel gioco e più cresce il numero di elementi di gameplay a disposizione del giocatore, una fonte continua di nuovi stimoli. Nel corso delle prime ore si conquista la possibilità di avventurarsi per mare sulla nuova barca a vela parlante e l’utilizzo della "bacchetta" per comandare il vento, due degli elementi chiave di questo nuovo Zelda. Per rendersi conto della vastità del gioco basta dare un’occhiata alla mappa quando si solcano per la prima volta da soli le onde dell’oceano: oceano di nome e di fatto. Gli "Hyrule Field" impallidiscono al confronto. Il sistema di combattimento è notevolmente migliorato. I combattimenti richiedono ora una maggior dose di tattica, sono più avvincenti, frenetici e divertenti. Le mosse a disposizione di Link cambiano in relazione alla combinazione di tasti premuta e alla posizione del nemico, ed è stata introdotta la possibilità di infliggere un colpo letale con la semplice pressione di un tasto specifiko quando ci si trova in una particolare posizione rispetto all’aversario. Ovviamente l’intelligenza artificiale dei nemici è aumentata, così come l’interazione con gli stessi: è possibile disarmarli, osservando poi le loro reazioni o raccogliendo l’arma per usarla contro di loro, oppure farli colpire a vicenda. Basta mettersi nella giusta posizione, scansarsi all’ultimo istante ed assistere al risultato... Anche l’elemento narrativo, solitamente presente in tono minore nella saga di Zelda, è amplificato in Kaze no Takuto. La mole di dialoghi è notevole, la trama complessa e avvincente, ricca sin da subito di colpi di scena continui. Un ultimo consiglio cercate in ogni modo di evitare di vedere il gioco...prendere in mano il pad anche solo per cinque minuti porta inevitabilmente all’acquisto immediato quindi meglio evitare di mettere le proprie avide e sudaticce manine sul gioko in lingua Jap ma piuttosto essere pazienti e aspettare trattenendo la bava l'uscita del gioko in Europa (Marzo/Giugno 2003) nel frattempo conservate un pò di soldini al mese fino alla data di uscita del gioko in Italia perkè da quel momento in poi non c'è skusa ke tenga per non acquistare un GameCube e una copia dell'ultimo kapitolo di Zelda. Oggi è il mio compleanno perkè nessuno ankora mi ha regalato un GameCube??? Vittò sei una cessa :rolleyes: Per visionare gli spettakolari screenshoots e i trailers del gioko volate qui: http://www.zelda.com Adventure is in the wind...... Fonti: Joypad.it Zelda.com Nintendo.com |