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1 Febbraio 2005: Incontro in Senato sull'iniziativa (primi resoconti sull'incontro)
Elenco dei partecipanti all'incontro
Il 16 dicembre 2004, in occasione della conferenza che ha lanciato le licenze Creative Commons italiane, un rappresentante della classe politica ci ha chiesto di collaborare alla stesura di un disegno di legge avente ad oggetto un'idea molto semplice: ciò che è finanziato con soldi pubblici deve essere di dominio pubblico.
A tal fine, i diritti esclusivi relativi ad un'opera dell'ingegno dovrebbero estinguersi nel momento in cui l'opera viene prodotta/riprodotta grazie ad un finanziamento pubblico.
Per valutare se l'opera è prodotta/riprodotta grazie ad un finanziamento pubblico si può utilizzare il criterio della conditio sine qua non: un'opera è prodotta/riprodotta grazie ad un finanziamento pubblico se non sarebbe stata prodotta/riprodotta senza quel finanziamento.
Esempi:
Ma se un'opera di pubblico dominio è fruibile solo a pagamento, a che serve che sia di pubblico dominio? Chi ci darà ciò che già ci appartiene, la cultura, i saperi, le conoscenze che già sono di pubblico dominio? Donare cultura, trasmettere liberamente il sapere e la conoscenza: questo è quello che la comunità di Internet e la società civile chiedono. E se questi sono interessi legittimi, allora lo Stato dovrebbe tutelarli. I mezzi ci sono: da Internet al digitale terrestre.
Lo Stato può coordinarsi con associazioni, fondazioni, università... e realizzare un portale dell'arte, della cultura, del sapere di pubblico dominio, un portale in cui la parola d'ordine sia: 'Scarichiamoli!':
in altre parole, un equivalente "culturale" di "Norme in Rete" (http://www.normeinrete.it).
Scarichiamo musica (pensate allo straordinario patrimonio culturale rappresentato dalla musica classica), scritti, immagini e qualsiasi altra opera dell'ingegno su cui non siano presenti diritti esclusivi: ciò che è di dominio pubblico deve essere pubblicamente accessibile e liberamente fruibile.
È chiaro: tutto questo va contro gli interessi di chi ancora trae profitto da ciò che è ormai patrimonio dell'umanità.
I firmatari di questo appello sono troppo deboli per opporsi a questi interessi, tuttavia, i firmatari di questo appello hanno fiducia nelle Istituzioni, hanno fiducia nella classe politica e nella disponibilità che ci è stata manifestata quel 16 dicembre 2004.
Nicola Alcide Grossi
Danilo Moi
Lorenzo De Tomasi
Michele Bottari
Thomas Margoni
Fabio Sabatino
Flavia Marzano
Andrea Bedini
Juan Carlos De Martin
Marco Marandola
Questa pagina è solo il principio di un osservatorio sull'inziativa.
Se vuoi fare conoscere questa iniziativa, puoi inserire nella tua homepage uno dei banners che trovi qui sotto e linkare a http://www.creativecommons.it/main.php?page=scarichiamoli
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