Nick: NEVERLAND Oggetto: Constantine (Hellblazer) Data: 23/2/2005 16.28.28 Visite: 94
Se "Dylan Dog" avesse le palle si chiamerebbe "John Constantine". Così non è, perciò parliamo del fumetto "Hellblazer" e del film "Constantine" ad esso dedicato in uscita questo Venerdì.
Diciamolo chiaro insomma: se "John Constantine" incontrasse "Dylan Dog" in giro per qualche pub di Londra lo caccerebbe a pedate fuori dalla porta e avanzerebbero anche quattro ceffoni per Groucho. Eh sì, i due indagatori dell'incubo più famosi del mondo dei comics hanno ben poco a spartire l'uno con l'altro.
Politically correct, astemio, vegetariano, pacifista, galantuomo e sempre in cerca di un esito razionale il buon Dylan mentre John passa i giorni al bancone fra una pinta di Guinness e qualche bicchiere di gin, si suicida a colpi di sigarette e colesterolo, è sempre ben disposto nei confronti di una rissa e se c'è da mandare a quel paese qualche demone non lo fa con complicati giri di parole new age. Questo frequentatore dell'occulto non assomiglia a nessun altro, bevitore, baro e traditore. Capelli biondo cenere e sigaretta eternamente appesa alle labbra.
Giugno 1985. John Constantine "nasce" sulle pagine di "Swamp Thing", precisamente nel numero 37 della serie, a opera di Alan Moore, Rick Veitch e John Totleben. La sua ideazione è quanto di più "prosaico" possa esserci: Moore, quando comincia a lavorare a un qualsiasi progetto, ha l'abitudine di avere un rapporto umano molto forte con i disegnatori coinvolti e in questo caso riceve da Steve Bassette e John Totleben la richiesta di ideare un personaggio che assomigliasse a Sting.
Partendo da questo input il Maestro scardina la convenzione che vuole i maghi come creature misteriose e vagamente snob per dar vita a un vero e proprio warlock della classe operaia. Trench spiegazzato, sigaretta in bocca (rigorosamente Silk Cut), una grande predisposizione all'alcool (birra e gin tonic, se possibile) e ai guai, un atteggiamento irriverente verso i potenti di qualsiasi genere ed ecco "costruito" il buon John Constantine.
Constantine, da buon inglese, odia la sua patria con furore divino ma, sempre da buon suddito, odia ancora di più il resto del mondo. In possesso di un talento naturale per le arti magiche che usa malvolentieri e solo se costretto, il nostro ha un passato da punk, un futuro da schiavo all'inferno e un presente da cinico e sarcastico vagabondo inglese con un'attitudine a calamitare i guai. Reso duro dalla perdita di innumerevoli amici (alle volte proprio a causa delle sue sperimentazioni con magia e demoni), John Constantine ha avuto modo di scontrarsi con serial killers e sette sataniche, con potenti lobby in cerca di potere esoterico e gruppuscoli di neo nazisti in cerca di flirt con il demonio. L'inossidabile inglese è morto, finito all'inferno, sbattuto in carcere, ma da tutte queste peripezie ne è sempre uscito con un sorriso cinico e il dito medio alzato verso il mondo, riuscendo nel compito più difficile in assoluto, quello di ingannare il diavolo e batterlo sul suo stesso campo.
E il buon Constantine continua questo tipo di vita fino ai giorni nostri, fra demoni e angeli, fra visite all'inferno e ricatti a diavoli e a Dio (!). John ha visto parecchi suoi amici e ragazze morire per il semplice fatto di aver incrociato la sua strada, ha "vinto" un cancro ai polmoni e ha vissuto come un barbone, ha risolto casi per la polizia e ha prosciugato la maggior parte dei pub di Londra e ancora rimane lì, per le vie della metropoli, in cerca dell'unica cosa che, in definitiva, lo fa sentire vivo: quella scossa di adrenalina che prova quando riesce a mostrare il dito medio a qualche fottuto demone. Constantine (The Movie):
John Constantine è stato all'inferno ed è tornato. Nato con un potere che non voleva, la capacità di individuare gli angeli e i demoni che si confondono fra gli umani, Constantine (KEANU REEVES) si è ucciso per sfuggire le visioni che lo tormentavano. Ma ha fallito, è stato riportato in vita suo malgrado. Avendo tentato il suicidio, ora l'unica speranza che ha di guadagnarsi la salvezza eterna è pattugliare i confini terreni tra inferno e paradiso, usando il tempo che gli è stato concesso per ricacciare nel profondo i seguaci del diavolo.
Ma Constantine non è un santo. Disilluso dal mondo che lo circonda, isolato, non risponde certo all'idea dell'eroe, lotterà per salvarti l'anima, ma non vuole la tua ammirazione o i tuoi ringraziamenti, e tanto meno la tua simpatia. Tutto ciò che vuole è un'altra possibilità. Quando Angela Dodson (RACHEL WEISZ) una detective disperata chiede il suo aiuto per scoprire la verità sulla misteriosa morte della sua gemella, le indagini li trascineranno nel mondo di demoni e angeli che esiste proprio al di sotto della Los Angeles attuale.
Constantine col botto. Entusiastica recensione da parte di Filmforce per la prima prova da regista per il grande schermo di Francis Lawrence, già valido director di videoclip. La recensione di Filmforce IGN parla, senza mezzi termini, di uno dei film tecnicamente più riusciti mai visti, dove la computer graphic, per una volta, non è fine a se stessa ma un valido strumento alla narrazione, arrivando a creare paesaggi infernali memorabili.
L'atmosfera che si respira è quella di un mondo totalmente credibile per lo spettatore. Un film che cattura l'attenzione e la mantiene viva con tempi perfettamente studiati e una regia piena di stile e senza pecche. Nonostante le perplessità espresse da più parti sulla scelta del leading character, per Keanu Reeves, nella parte dello scontroso cacciatore di demoni, si parla addirittura della migliore interpretazione in carriera; il regista Francis Lawrence, lodandolo, ha dichiarato che sul set c'era una profonda immedesimazione di Reeves con il personaggio da lui interpretato.
Buone interpretazioni anche da parte degli attori di supporto, a partire da Rachel Weisz, qui molto più a suo agio che non contornata da poco credibili mummie digitali quali Shia LaBeouf e Dijmon Hounsou. Il film è stato decisamente ritenuto non per bambini o deboli di cuore: si parla infatti di un prodotto molto dark e "adulto", condito da un linguaggio, una violenza e numerose immagini che regalerebbero a qualsiasi spettatore "poco preparato" incubi per anni.
La pellicola non è certo un adattamento fedele del fumetto (il cambio di nazionalità di Constantine, da inglese ad americano, è solo l'inizio) e farà arrabbiare più di qualche suo fan, ma la recensione americana parla dell'opera originale come "del punto di partenza per la creazione di una grande pellicola".
I pareri registrati dalla critica specializzata USA non sono forse così entusiasti come quelli di IGN, ma segnano comunque un deciso miglioramento rispetto alla media totalizzata in tempi recenti dalle pellicole horror. Questo non è un inferno stupido dice Danny Minton del Beaumont Journal, questo è il tipo di inferno che ti spaventa e ti fa venir voglia di scappare dal cinema per rifugiarti in una chiesa.
Quando vi fate cadere in questo inferno infuocato, rimarrete imbrigliati dalla sua trama emozionante, dalla sua atmosfera e dalle strane e selvagge sequenze d'azione commenta Annette Cardwell di FilmCritic.com. Uno di quei rari adattamenti dalla pagina allo schermo che funzionano, sostiene Michael Rechtshaffen dell'Hollywood Reporter.
Chiaramente si registrano anche recensioni negative, come quella di Walter Chaw di Film Freak Central che sostiene che Constantine ha la grazia di una caduta dalle scale. Andrea Chase di Killer Movie Review ci informa che all'inferno potrebbe esserci un girone speciale per certi registi, ma è il pubblico che soffre le agonie dei dannati dovendone visionare i film.
Come al solito a noi nn resta che attendere Venerdì per poter visionare e giudicare... insomma preparate ad alzare il dito medio ai fottuti demoni!
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