Oggetto: La Macchina
Data: 15/1/2003 13.9.56
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La Macchina
Vorrei trovare la luce
in un mare di oscurità
anche una piccola fiammella
che mi indichi il vero cammino
e volerei in ogni luogo
seguendo quel piccolo bagliore
cercando qualcosa
che non so se realmente esista
o se sia mai esistita
Sei l'unica strada che conosco
Sei l'unica luce che mi acceca
Perchè il sole tarda a tramontare?
Perchè quelle false lanterne
illuminano la strada?
Fa che la notte arrivi presto
e si porti via tutti i falsi profeti
La stanchezza pesa sulle mie palpebre
La mia vita per un giagiglio
La mia anima
per le pene dell'Inferno
Il mio corpo per la vita
che continua senza riposo sulla sua retta
Perchè non gira?
Perchè resta sempre lì
e nessuno se la porta via?
Sono stato nella Macchina
ho visto i suoi grandi ingranaggi
girare senza sosta
le sue ruote dentate roteavano
e maciullavano chiunque l'avesse fermate
Il sole lì era nero
Nero come l'Inferno
Arida come il deserto
la gola si prosciugava
le labbra screpolate chiedevano acqua
E l'immensa Macchina
continuava inesorabile senza sosta
dando il benvenuto
a chiunque entrava
dalla sua immensa porta
Il suo rumore assordante
rintronava nei timpani
come risa di folli
e i corpi si aggiravano
come matti
pronti ad oleare i denti della ruota
Sarei dovuto uscire
ma il mio corpo
mi teneva incatenato lì su quella sedia
e quell'enorme uomo
continuava ad attaccarmi
elettrodi al cervello
provocandomi piacevoli elettroshock
Volevo fumare
dio quanto avrei desiderato
spararmi qualcosa
in quel marcio cervello
La gola mi ardeva
Le membra mi ardevano
ci voleva assolutamente
qualcosa da bere
Chiedete e vi sarà dato
Si poteva urlare
per ore ed ore ed ore
ma alla fine le gocce
continuavano a cadere
come petali di tulipani
in quella grossa botte
Qualcuno piangeva
altri lo tormentavano con grossi spilli
ma alla fine
dio solo sa cosa sia accaduto
dio solo sa se sia realmente possibile
dio solo conosceva la vera selezione
dio, dio, dio
continuava a girare
quell'orribile Macchina
e nessuno la fermava
L.C.
