Nick: NEVERLAND Oggetto: Ritorno Del Cavaliere Oscuro Data: 24/2/2005 18.59.14 Visite: 75
Domani in edicola con "I Classici del Fumetto SERIE ORO", a soli 6,90 Euro, un altro imperdibile capolavoro del fumetto mondiale: "Batman - Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro" Un grande mito del fumetto supereroistico alle prese con la realtà degli Stati Uniti d'America, con un possibile futuro che già assomiglia tanto al presente, in un mondo che sta andando in rovina. È un Batman profondamente diverso da quello a cui siamo abituati, da quello che crede di poter combattere la criminalità per avere un'America migliore. Qui troviamo l'Uomo Pipistrello arrugginito dopo dieci anni di inattività; è deluso, amareggiato, depresso a causa di una società che sembra tradire i suoi ideali, che lo ripudia come giustiziere, che pare voler minimizzare e replicare all'infinito la grande tragedia della sua infanzia: l'uccisione dei suoi genitori.
Il Batman di "Dark Knight Returns" è un eroe romantico, malinconico, possente. Un eroe da tragedia, con tutti i pregi e difetti del caso. Il suo Ritorno è un ritorno sofferto, grottesco, elettrificato; un crescendo di sangue, proiettili e fratture scomposte; un inno all'anarchia e all'individualismo. Un bel cazzotto in faccia, sprattutto a chi continua a credere che i super eroi siano personaggi monodimensionali, piatti, intimamente stupidi.
Lo sceneggiatore-disegnatore (Frank Miller) ha rotto gli schemi e sovvertito il cliché di un Batman trentenne. Adesso, Bruce Wayne è un uomo di cinquantacinque anni, forse malato, che soffre nel vedere il degrado e l'abisso di brutalità in cui è precipitata Gotham City. Ma siccome, anche per gli eroi di carta, vale la massima secondo la quale non tutti invecchiano allo stesso modo, il pipistrello ha ancora qualcosa da dire.
La storia si divide in quattro capitoli ed è come vedere un film, con tutti gli ingredienti tipici dell'America degli anni Ottanta: la guerra fredda che sfocia nel conflitto nucleare, i giornalisti cinici, i politici corrotti, i poliziotti onesti e quelli incapaci, i talk show televisivi e la violenza urbana. Lo sviluppo narrativo si svolge su piani diversi, intrecciati tra loro e montati in modo da dare al lettore l'idea della contemporaneità tra i vari eventi. Piccole vignette riempite da un solo volto e da un unico discorso fanno da contrappunto a quelle in cui l'azione si muove per tutta la pagina, creando quel gioco di chiaroscuro che dà al fumetto il ritmo di un film western. Le citazioni ed i riferimenti al mondo reale sono frequenti, tanto che in alcune situazioni troviamo perfino Ronald Raegan.
Inoltre, fa la sua comparsa anche Superman. A differenza di Bruce Wayne, che ha tutti i capelli grigi, l'uomo di ferro non è minimamente invecchiato. I due parlano come veterani di una guerra contro il male combattuta con regole e mezzi diversi; in cui Superman ha l'appoggio personale del Presidente degli Stati Uniti, mentre Batman viene considerato un fuorilegge. Alla fine, l'autore si ricorda di chi è figlio, ed in una vignetta grossa quanto una pagina rende omaggio ai cow-boys ed al West in generale, con l'uomo-pipistrello che cavalca un destriero nero seguito dai suoi seguaci.
L'opera di Frank Miller è complessa sia dal punto di vista narrativo sia da quello iconografico ed impegna il lettore a vari livelli. Il suo maggior pregio consiste nell'aver dato al Cavaliere Oscuro una seconda giovinezza e soprattutto un'altra chance prima di finire nella pattumiera degli eroi di carta. Perdere Batman sarebbe stato davvero un peccato! Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller è una saga adulta, disperata e assolutamente vera, come tutte le grandi allegorie. Un fumetto straordinario, emozionante, vivo, che ha cambiato la storia della letteratura disegnata, allargandone gli orizzonti. Tutti, o quasi, hanno sentito parlare del Batman scritto e disegnato da Frank Miller. Il suo The Dark Knight Returns (Il ritorno del Cavaliere Oscuro) è stato citato infinite volte come fonte d'ispirazione del film Batman (1989) di Tim Burton, o come modello esemplare di rilettura postmoderna.
Quella di Miller è probabilmente la singola opera a fumetti ad aver raggiunto la maggiore notorietà nell'intera storia di questo medium. Questo vero e proprio "graphic novel", un "romanzo grafico" di grande fascino visivo e notevole complessità, fu pubblicato nel 1986 in quattro volumetti di formato insolito per i fumetti dell'epoca (albi brossurati e stampati su carta di qualità). Prima dell'intervento di Miller, alla metà degli anni Ottanta, i comics di Batman si trovavano nuovamente in una fase di stanchezza. La spinta propulsiva del decennio precedente sembrava ormai prossima ad esaurirsi, e la serie a fumetti cominciava a ristagnare. Un chiaro sintomo di questa difficoltà si ebbe quando nel 1983 gli autori decisero di affiancare a Batman un nuovo Robin, in sostituzione di quello diventato adulto. Il nuovo ragazzo-prodigio si chiamava Jason Todd e anche lui, come il suo predecessore, era un orfano cresciuto in un circo: certo non un gran segnale di freschezza creativa.
The Dark Knight Returns riuscì nell'impresa di ricomporre tutti gli elementi del mito di Batman, ridandogli uno slancio e una risonanza straordinari. La storia, come è noto, è ambientata in un ipotetico futuro in cui Bruce Wayne è ormai cinquantenne e si è ritirato a vita privata. Avvertendo il richiamo della notte, il vecchio eroe torna ad affrontare i mali della società vestendo i panni di Batman. Si imbarca in un'ultima grande avventura, sullo sfondo di un mondo sull'orlo della catastrofe nucleare, e combatte contro bande di mutanti e contro i redivivi Due-Facce e Joker, più pazzi e violenti che mai. La sua ultima battaglia, però, è contro l'eroe che più di tutti rappresenta il suo opposto complementare: il legalitario Superman, che non ne può tollerare i modi da vigilante e lo spirito anarchico. Dal loro scontro all'ultimo sangue, solo uno dei due riuscirà a rialzarsi. The Dark Knight Returns è un fumetto allo stesso tempo epico e nostalgico, pieno di dissacrante ironia ma anche di un'autentica devozione nei confronti dei personaggi.
L'autore: Frank Miller è nato il 27 gennaio 1957 a Olmie, nel Maryland, ed è considerato uno dei più importanti autori viventi di fumetti. La sua lunga carriera ha inizio nella seconda metà degli anni Settanta, quando comincia a lavorare su diversi supereroi della Marvel. Nel 1979 ottiene un enorme successo scrivendo e disegnando la serie Daredevil, ispirandosi alla grande tradizione noir americana. Successivamente, attraversa una fase di sperimentazione narrativa e grafica, da solo e assieme all'artista Bill Sienkiewicz, che porterà a opere come Ronin, Daredevil: Love and War, Elektra: Assassin, fino all'uscita, nel 1986, del suo libro più celebre: Il ritorno del Cavaliere Oscuro. Lo stesso anno, dà alle stampe Batman: Year One, ciclo di storie illustrate da David Mazzucchelli, e poi passa a lavorare per il cinema (sue le sceneggiature di Robocop 2 e 3). Negli anni Novanta è di nuovo attivo nei comics e pubblica opere come Give Me Liberty con Dave Gibbons, Hard Boiled con Geoff Darrow, Daredevil: the Man without Fear con John Romita Jr. e, da solo, la saga di Sin City e 300. R ecentemente ha realizzato The Dark Knight Strikes Again, il seguito di questa avventura, e ha codiretto il film ispirato alla sua "Città del peccato".
Ecco un altro capolavoro del fumetto mondiale praticamente (quasi) regalato, un acquisto obbligato per ogni amante di Batman e della letteratura disegnata, si perchè qui stiamo parlando di un capolavoro della letteratura (disegnata)... leggere per credere.
Fonti: Repubblica.it Delos.it © DC Comics. All rights reserved. |