Nick: siddharta Oggetto: Il fumo Data: 3/3/2005 19.14.21 Visite: 98
Quella sera aveva la sua solita serata in quel locale , c'era poca gente ma tanto tanto fumo . Aveva messo una pelliccia di finto visone, ma aveva una scollatura ampia che ci teneva si vedesse. Una attacco di tosse vigliacca all'improvviso la colse e seduta al tavolo verde mollò le carte; dall'accendido d'oro una fiamma umiliò le altre sigarette ed il fumo si poteva tagliare a fette. Con uno sguardo da sensale di cavalli la guardai; dimenticai che ero entrato in quel locale come consapevole anche di essere entrato in un sogno e lei ricambiò la cortesia guardando con la coda dell' occhio. Dentro di me sapevo di essere in un sogno, ma mi affascinava l'idea che gli altri non lo sapevano. Lei si chiamava Ivonne, un'andatura ondeggiante: metteva il prurito alle mani il suo culo scolpito. Guardava quasi tutto, ma rimaneva intatto il suo viso non parlava di altro che di lei. Dentro di me sapevo di essere in un sogno, ma mi affascinava l'idea che gli altri non lo sapevano. C'era poca gente ma tanto fumo. E dal fumo mi accorsi che era un sogno.
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