Nick: `Luk4s` Oggetto: Scene di caserma (lungo) Data: 5/2/2003 13.5.15 Visite: 31
UNOOO DUEEEE UNO DUEEEE UNO DUEEEEE FIANCODEEEEEES DES! FIANCOSINIIIIII SINIIIS! CROMP CROMP CROMP CROMP Marciate, soldati! - Che bello! - pensava il colonnello osservando dalla vetrata del suo ufficio il suo plotoncino girare in tondo nel cortile. - Quando vedo queste cose, dimentico tutte le polemiche sulla presunta mediocrità dell'Esercito Italiano. Era affascinato da quelle geometrie, lo esaltavano. Quasi piangeva. Anzi, piangeva. Si asciugò la goccia di commozione, da uomo rude, con la carta vetrata. Se il colonnello Di Giovannantonello avesse avuto del falco lo sguardo, e non lo stemma cucito sulla spalla, avrebbe visto una scena non altrettanto piacevole. Due elementi verdi della coreografia mattutina parlavano tra loro, trascinati dalle mosse dei colleghi, ma immersi un tutt'altro. - Braghè, ma tu la ami? - Che ne so, Spada, so solo che da quando sto a fa' la botta la sento diversa, e io sono diverso. - Braghè, falle sentire che sei presente nella sua vita? - Come? - Che ne so, se ti senti fuori, comprale dei fiori... - STOOOOOOOOOOOOPPPPPPP!!!!! - Urlò il sergente Lividone. Il suo braccialetto elettronico a 219 volt(un volt ancora e sarebbe stato mortale) aveva trillato. Un infallibile sistema di rilevazione di parole e concetti sospetti, il cui software era stato regalato dai vicini colleghi della base NATO, poichè aveva talmente tanti bachi che quando pioveva molti soldati portoricani lo scambiavano per il rubinetto della doccia. Sul display del braccialetto comparve,lampeggiando : "SPADA pronuncia FIORI con tono tenero" Il sistema aveva beccato il soldato semplice Spada pronunciare la parola "fuori". Essendo un programma scarso l'aveva scambiato per "fiori" (che tra l'altro Spada dopo aveva davvero pronunciato). - SPADA a rapporto dal colonello Di Giovannantonello! Subito! Il boato fu generale: - OOOOOHHHHH Il caporale Orru ne approfittò per scorreggiare. ------------------------------------------------------- Scena 2: ufficio di Di Giovannantonello. Appesi al muro: - Svariati generali borbonici (cioe' stampe col loro volto); - Un poster con un aereo sorvolante il Grand Canyon; - Un calendario del 1999; - Un crocifisso scardato; - Una testa di toro (che il colonnello spacciava per testa di bisonte uccisa con un calcio ai tempi delle esercitazioni in Barbagia); - Al soldatino Spada piacciono i fiori! E così al soldatino Spada piacciono i fiori! Soldato Spada, ti piacciono i fiori? - Sì ma anche le picche, i quadri... dipende dalle carte... Un umorismo da lasciare fuori dalla caserma. Decisamente. Dentro ha l'effetto di una stalattite in testa, come temperatura e come peso. Fu come se Spada non avesse detto niente. Il soldatino accavallò le gambe per un attimo, ma non fu visto, per fortuna. - E così al soldatino Spada GLI piacciono i fiori? E li NOMINA pure! - Senza GLI, colonnello. A me piacciono senza Mi, Al soldatino Spada piacciono senza Gli. - Ma sempre ti piacciono però. Sta bene, sta bene... Il colonnello pensò : -Si sta cacando sotto- e si tocco in successione: l'orecchio destro, il brufolo sulla nuca, la scazzetta in capa e la natica, grattandosela. Poi ripetè il giro attorno alla sedia e disse: - Sta bene... - Chi? - Rispose Spada - La situazione - Che aveva? - Cosa? - La situazione, che aveva? - Dipende dalla situazione ... (sparo' a caso il Colonnello) - Non tutto è relativo! - Ammonì Spada ... silenzio ... - E così al Colonn... ehm... al Soldatino Spada piacciono i fiori... Il colonnello non sapeva prendere una decisione. Una punizione esemplare alla Bruce Willis; non gli veniva in mente. Spada ticchettava con la scarpa sul pavimento... ------------------------------------------------------- Insomma... il palazzo in cui lavoro confina con la caserma, e ho osservato tutta la scena. Quei due sono ancora lì dentro. Ho deciso di intervenire, è estenuante questo duetto, ma non so cosa fare, le parti di chi prendere, e che dire per risolvere tutto. Se volete, contattatemi in pvt e vi dò l'indirizzo, ci parlate voi. Fatemi sapere, Lukas. |