L'ascesa di San Patrignano al carcere privato
Verrà inaugurato il 21 marzo, a Castelfranco Emilia (Modena), il primo carcere per detenuti tossicodipendenti gestito dall'Amministrazione Penitenziaria insieme alla comunità di S. Patrignano. Una struttura di custodia improntata al lavoro manuale all'interno dei 16 ettari di campi, vigneti e stalle, che ricorda da vicino le Aziende-Carcere americane, diventate ormai un vero e proprio business nell'economia statunitense.
Secondo le parole del ministro Giovanardi, si tratta di una struttura per il recupero dei detenuti tossicodipendenti condannati a pene detentive, che non permettano l'assegnamento alle comunità.
In realtà, questo trattamento è già in atto da più di un decennio all'interno dei reparti di custodia attenuati esistenti un po' ovunque in Italia, dove vengono attuate terapie scalari volte al reinserimento del tossicodipendente e non alla cristallizzazione del suo status. Non si capisce quindi l'obiettivo del carcere di Castelfranco se non come logica conseguenza della legge Fini sulle droghe... che prevede la carcerizzazione di massa per il solo uso di sostanze, ma che risulta per ora inapplicabile a causa del sovraffollamento.
Si, magico è il viso di colui che non vuole se non l’abisso dell’essere amato. Ci sia lui per smentire la falsa donna, colei che si veste di inutili panni e inutili danni.
Lui possa, ogni giorno rinnovare il tempo, trasformare un’ora in un minuto.Sia colui che nega ogni vanità, colui che costruisce tutto il silenzio.