Nick: Kashmir Oggetto: Dublin by Kashmir Data: 14/3/2005 12.17.26 Visite: 128
Ieri sono tornata da Dublino. "E a nuje che ce ne fott?" Boh, ma teng genio e v'o cuntà. E' stato uno stage di studio, ho dormito in famiglia con Chiara, e nella via in cui "abitavo" io c'erano, sparse, le altre mie compagne di classe, presso altre famiglie. La mia famiglia era composta da Paidrig, Ciara ed il loro bimbo adottivo Sam, del Guatemala. Ha quasi un anno, è un sogno quel bimbo. Dopo un viaggio in aereo tranquillo, con qualche sbalzo di pressione e un caffè Irlandese che dopo neanche un sorso ho fatto svuotare nel cesso da una mia compagna di classe per l'inodorabilità della sostanza, mi sono ritrovata in una che considero tra le più belle città del mondo. Il mio quartiere era il Killineys, dove abita la Bono Vox's family. Paidrig ci è venuto a prendere con la sciarpa del Milan (Aniello e mamma l'essr vattut), e appena sono entrata in quel macchinone enorme col volante a destra e con la guida alla sinistra della strada (stev ascenn pazz), è partito nel lettore il cd di Pavarotti & Friends. Il capofamiglia ci ha spiegato come si pronuncia il suo nome e quello della moglie, dopodiché siamo arrivate nella loro splendida casetta, identica a tutte le altre del viale, ci siamo presentate a Ciara e al piccolo Sam e siamo andate in stanza. Quando siamo scese la tv trasmetteva "YOU ARE A STAR", il Festival di Sanremo irlandese. Il mio commento: "Mamma r'o carmine" Ciara mi guardava perplessa. Comunque è stata una bella settimana, a parte il cibo che ancora sto tentando di digerire, e il fatto che manca il bidet e che abbiamo dovuto fare le acrobazie per rimediare a questo disguido. Dublino è meravigliosa, abbiamo visitato la bellissima cattedrale di St. Patrick, la National Gallery, il parco di St. Stephen, Il Temple Bar, il Claily, ed in quest'ultimo ho fatto delle danze irlandesi particolarissime, celtiche, seguite da un Muffin al sapore di Muffa. Nella National Gallery c'era un Caravaggio che mi è rimasto impresso: "Il tradimento di Cristo", è bellissimo, il volto di Gesù illuminato mentre Giuda lo bacia, e tutto il resto è oscuro...a parte le mani ed il viso del Cristo. Si, le mani, che nonostante il fatto che il suo corpo fosse bloccato dalla guardie, erano giunte in preghiera. Le case sono identiche fra loro, i vialetti pure, i barboni malati sono troppi, uno di questi stava veramente male e ho chiamato l'ambulanza, ma quel coglione dell'ambulanziere ha fatto lo stronzo e credo che quel povero cristo ora sia morto. Tornando alle cose piacevoli, ho visitato la fabbrica della Guinnes, rischiando di far arrestare la professoressa per avermi preso una birra. Là se non hai 18 anni non puoi bere, fumare, restare nei bar dopo le 20:00. Afammocc. Me l'agg bevut. Pure la Heinikein. Pure il Bayleis. E quando mi ricapita, scusate? Comunque l'ordine e la rigidità sulle leggi è pazzesca, ciò comporta lati positivi e negativi. Lati positivi: Dublino è pulitissima e perfetta e alcune città Italiane a confronto parn na munnezza. Lati negativi: diciottenni ubriachi fradici per le strade per recuperare il tempo perduto. ecc ecc. La cosa più bella è la musica Celtica, l'arte celtica in generale, il fatto che si parla anche il Gaelico oltre all'inglese, e l'atmosfera Gothic che si respira nel ghetto. Le danze celtiche che ho imparato non le dimenticherò mai, neanche quegli strumenti bellissimi, quella magia creata da loro, quell'armonia che esce semplice e magica da una semplice corda di banjo. Pazzi/pervertiti/razzisti a strafottere, ma basta ignorarli ed andare avanti. Abbiamo incontrato otto diversi gruppi di italiani, tutti con una sfaccimma di fame ma tanta emozione per essere lì. L'Hard Rock cafè è da orgasmo. La traversa di Grafon street ove ho comprato una maglia dei Led col testo di Stairway to heaven non ne parliamo.. Henry street cara, ma bella. La Dart bellissima e pulitissima. I ricordi indimenticabili. Il ritorno pericoloso, ma sono viva. Thank you, Dublin. (in Re maggiore). |