Nick: P_Escobar Oggetto: Mio padre Data: 11/2/2003 16.12.28 Visite: 35
Ieri mattina hanno ricoverato mio padre. Era da mesi in lista d'attesa per un'operazione semplice semplice. Il medico gli aveva detto: potrebbe farla privata, anche qui in ospedale e una parte di quello che lei paga va cmq alla struttura, ha concluso con uno sguardo ammiccante. Mio padre ha stretto il portachiavi con la falce e martello e gli ha detto semplicemente: aspetto. E' in pensione mio padre da luglio 2002, dopo venti anni di fabbrica e quasi altrettanti di cassa integrazione e mobilità lunga. Lavora da quando ne aveva dieci, una vita a spaccarsi la schiena per dare a me e mio fratello la possibilità di una vita migliore. Per qualcuno sarà retorico, ma è solo la sua vita uguale a quella di tanti invisibili che hanno nuotato controcorrente. Lavora da quando aveva dieci anni mio padre, ma non gli è servito a guadagnarsi un letto e lo hanno piazzato in corsia su una bella brandina, dieci giorni di ospedale che chi sa in base a quale arcano meccanismo se ti operi e paghi si riducono a un solo giorno di degenza. Sono stato a trovarlo ieri e gli ho detto: pà pago io, fattela da privato e quel vecchio baffone comunista mi ha guardato e mi ha detto solo: non ci pensare, sono vecchio ormai e dieci giorni non mi cambiano la vita, lo sai fanno così per screditare la sanità pubblica e ingrassare gli squali che speculano sulla vita della gente. Piuttosto parliamo di cose serie, ha continuato, hai visto che vogliono applicare sanzioni a chi sciopera? Io l'ho guardato incredulo e per la prima volta in vita mia ho trovato la forza di abbracciarlo come avrei sempre voluto e cazzo stavo quasi per piangere..... |