Nick: NEVERLAND Oggetto: Colpo di Sonno (Lavorativo) Data: 18/3/2005 16.31.39 Visite: 86
Allò, stavo davanti al PC a cercare di faticare un pochetto, perchè altrimenti mi cacano il pescetiello. Nello specifico stavo tribolando a caricare l'ordine fax di un cliente. Uno di quelli poco avezzi alla tecnologia, uno di quelli che praticamente i suoi ordini li scrive ancora a penna, di mano propria, senza sapere nemmeno uno sfaccimma di codice articolo. Tale tipologia di ordini sono i più scassa palle perchè tu devi intepretare la descrizione (scritta a penna, a volte anche a tipo zampe di galline che nn si capisce un cazzo e con le lettere magnate) cercando di estrapolare, in base alle tue conoscenze tecniche, da quel rigo di dati (del cliente) un codice articolo e più specificamente il codice dell'articolo che vuole il cliente. Una specie di cruciverba insomma in cui le descrizioni sono le definizioni verticali e orrizontali per risolverlo. L'ordine in questione era abbastanza corposo e riempiva tre paginette scritte con calligrafia piccolissima. Carico, carico... estrapolo, estrapolo... jastemmo ogni tre codici inseriti... Carico, carico... estrapolo, estrapolo... all'improvviso senza colpo ferire mi si appanna la vista, il mio primo pensiero (o meglio la mia prima bestemmia) è rivolta al cliente e alla sua scrittura lillipuziana... poi penso al fatto che prima o poi la vista me la gioco a causa di sti dannati PC di sfaccimma... mentre rifletto mi si sfuoca il momitor pesantemente e poi arriva il buio... nn vedo più nulla... tutto nero... non so quanto tempo abbia passato in quel buio ma all'improvviso sento ridere qualcuno vicino a me e sento una donna chiamarmi... "Mario...Mario...Mario..." Praticamente mi ero addormentato seduto davanti al PC abboccando anche la testa da un lato... fortunatamente in quel momento nell'ufficio eravamo soltanto in due e la segretaria ridendo mi aveva scetato per evitarmi ulteriori figurelle di cacca... capita la situazione ho esclamato prontamente: "che figur' 'e merd'...me so abboccat' ngopp' a segg', nn posso continuare con sta vitaccia che mi arrecetto prima o poi... si, basta sfrenamienti!" Detto ciò mi sono rimesso a caricare l'ordinino che avevo lasciato a metà causa pennichella lavorativa, ma mentre caricavo dentro di me ho tirato giù tutto il calendario per la figura di merda e dell'addurmuto che avevo fatto. Morale della favola: "notte da leoni, giorno da coglioni!" "...sei tanto piccola - mi so difendere da me - sei tanto piccola - col pungiglione pungo te - sei tanto piccola, ma piccola, ma piccola, che credimi paura non mi fai... " |