Nick: random^ Oggetto: LE INCHIESTE Data: 15/4/2005 1.52.9 Visite: 83
LE INCHIESTE DI PEZZODIMERDA Camillo Maria e Pezzodimerda sono due grandi amiconi. In effetti erano fratelli ma non si amavano abbastanza così decisero di diventare due grandi amiconi. Da piccoli la mamma li portava sempre al circo e ce li lasciava. Allora Camillo Maria e Pezzodimerda chiedevano alle scimmie dove fosse andata la loro mamma, ma le scimmie dicevano che non lo sapevano a morsi. Poi il veterinario sentendo le urla accorreva ma non sapeva chi curare. Pezzodimerda e Camillo Maria si tenevano sempre per mano. Una mattina Camillo Maria e Pezzodimerda stavano aspettando il tram. Allora Pezzodimerda vide una coppietta e a un certo punto a lui venne l'idea di farsi fare una foto appoggiato al muretto del belvedere mentre limonava con lei. Chiesero a un passante il favore. "Oibò! - disse Pezzodimerda - quei due si sono fatti fare una foto mentre si baciano! e come si spiega?" "non saprei, ma sarei curioso di vedere quella fotografia, per scoprire fino a che punto lui ha messo la lingua e se ci ha pure frugato nella borsetta trovando il numero di telefono dell'istruttore della palestra di lei" rispose Camillo Maria. I due rimasero in silenzio finché non fu arrivato il tram. Ci salirono sopra e si tenevano sempre per la mano. "non capisco! - disse Pezzodimerda mentre una curva a gomito gli appiattiva contro il guardasigilli- cos'è questa strana manìa delle foto durante il sesso? che significato possono avere?! Tu lo sai, Camillo Maria?" Camillo Maria, mano nella mano di Pezzodimerda, scese alla successiva fermata, vide una donna per strada, le diede il biglietto prestampato "sei bella, sei speciale e dico tutto questo con cognizione di causa" e lei lo seguì nel bagno di un vicino bar. Mentre lei gli slacciava i pantaloni con la lingua, lui la fermò, e uscì di corsa, lasciandola con la bocca sospesa nel vuoto. Tornò con una macchina fotografica digitale e mentre la possedeva contro il lavandino scattava foto. Prima che si rivestisse, Camillo Maria e Pezzodimerda erano fuori dal bar, spaparanzati su una panchina nei giardini pubblici e avevano gli occhiali da sole e fischiavano alle ragazze con la minigonna, perché Camillo Maria aveva scopato e gli sembrava giusto così. Pezzodimerda tirò fuori il microfono del cantatu. Pezzodimerda: "ragazzo come ti chiami?" Camillo Maria: "Camillo Maria" Pezzodimerda: "noto che hai delle foto in mano, Camillo Maria" Camillo Maria: "sì, ce le ho da quando avevo quattro anni" una lacrima gli solcò il viso. Pezzodimerda: "beh, cosa rappresentano per te?" Camillo Maria: "ho fatto queste fotografie perché mi ricordano una persona speciale" Pezzodimerda: "e le foto ti aiutano a ricordarti il nome?" Camillo Maria: "no" Pezzodimerda: "hai scattato le foto così il flash l'accecava e poteva amarti meglio?" Camillo Maria: "no, ma ci riempirò la pagina di ircnapoli" Pezzodimerda: "ma forse ti servono come trofei? Camillo Maria, sei un feticista? Camillo Maria, senti che il tuo pene t'abbandona e vuoi avere delle foto da mettere sulla sua tomba?" Camillo Maria: "le fotografo tutte e poi vivo di riscatti" Pezzodimerda: "io sto scomodo qui, sto per starnutire sugli scoiattoli" Camillo Maria: "e io ti farò una foto" I due si abbracciarono, ma Pezzodimerda no. "Si apprestavano a somministrare una dose del dolce su e giu', ad una giovane e piangente devocka catturata a questo scopo" Arancia Meccanica |