Nick: random^ Oggetto: LE INCHIESTE Data: 25/4/2005 17.24.13 Visite: 85
LE INCHIESTE DI PEZZODIMERDA Camillo Maria e Pezzodimerda sono due grandi amiconi. In effetti erano fratelli ma non si amavano abbastanza così decisero di diventare due grandi amiconi. Da piccoli la mamma li portava nel bosco e ce li lasciava. Allora Camillo Maria e Pezzodimerda, sempre tenendosi per mano, si arrampicavano sugli alberi dove gli scoiattoli avevano la tana e si sporgevano per cercare di guardare da lontano la mamma che se n’era andata. Poi uno scoiattolo inspiegabilmente precipitava e arrivava a terra morto solo perché Camillo Maria aveva fatto leva su di lui. Pezzodimerda sapeva che quello era Ciop. Camillo Maria e Pezzodimerda erano siamesi di stretta di mano e scendendo dall’albero cancellavano le scritte degli innamorati sulla corteccia. Una mattina Camillo Maria e Pezzodimerda stavano aspettando il tram. Pezzodimerda vide in lontananza due ragazze che si facevano fotografie col cellulare appoggiate al muretto del belvedere. E una quella che veniva fotografata aveva le tette di fuori e si faceva gocciolare della cera fusa fra le tette ed aveva l’espressione estasiata. "Oibò – disse Pezzodimerda – quella ragazza si è fatta fare una foto sconcia assai! E perché? E che ne farà? E come si spiega?" "Non saprei, ma sarei curioso di vedere a chi invierà quelle fotografie, ora che esistono questi potenti mezzi multimediali. Soprattutto vorrei sapere se la traccia della cera fusa somiglia a una voglia che ho io" rispose Camillo Maria. I due rimasero in silenzio finché non fu arrivato il tram. Ci salirono sopra e si tenevano sempre per la mano. "Non capisco! - disse Pezzodimerda mentre una curva a gomito lo insaccava nel guardasigilli - cos'è questa strana manìa delle foto audaci anche se non sei una playmate? che significato possono avere! Tu lo sai, Camillo Maria?" Camillo Maria, mano nella mano di Pezzodimerda, scese alla fermata successiva, vide che vicino stavano girando un film pono, si depilò ogni parte del corpo, indossò un reggiseno Natural Bra, si strizzò i fianchi più che poté e andò a farsi prendere a scudisciate su quel set, e intanto gli facevano delle foto da angolazioni particolari. Pezzodimerda invece restò vestito. Usciti dal letto si appoggiarono a una mercedes fumando un sigaro, perché Camillo Maria era un divo e gli sembrava giusto così. Pezzodimerda tirò fuori il microfono del cantatu. Pezzodimerda: "ragazza come ti chiami?" Camillo Maria: "Camillo Maria" Pezzodimerda: "noto che hai delle foto in mano Camillo Maria" Camillo Maria: "sì, le ho fatte quando avevo quattro anni" una lacrima gli solcò il viso. Pezzodimerda: "beh, cosa rappresentano per te?" Camillo Maria: "sono delle foto artistiche. Qui ci sono io che mi pizzico un capezzolo" Pezzodimerda: "e ti aiutano a raccontare qualcosa in particolare?" Camillo Maria: "sì, il mio essere persona estrosa, creativa e di sani costumi" Pezzodimerda: "cioè? Vuoi dire che le foto le fai per mostrare il tuo essere interiore?" Camillo Maria: "sì, ogni tanto emerge" Pezzodimerda: "posso tenermi queste foto? Sono così artistiche che voglio guardarmele da solo in bagno" Camillo Maria: "fa’ pure. Io ne faccio varie copie, le userò come santini" Pezzodimerda: "io sto scomodo appoggiato qui, la macchina è arroventata dall’effetto serra" Camillo Maria: "se lecchi la stella a tre punte ti faccio una foto che dimostri quanto ami la geometria" I due si abbracciarono, ma Pezzodimerda no.
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