Nick: DOCET Oggetto: re:Carabine Data: 4/5/2005 18.40.2 Visite: 30
negli ospedali ci ho studiato e la mattina ci lavoro. e quegli uccellacci neri a volte sono io. (in reparti dove però i cadaveri nn ci sono, ma la sofferenza si). io ancora nn sono un uccellaccio e questo è sicuro. però li vedo tutti i giorni. Altre volte ci sono però uccelli da petali infinitamente dolci, e scopri che è esattamente come la vita lì fuori. solo che lì dentro si soffre. nn tutti ma si soffre. però ognuno lì dentro ci sta per periodi molto ristretti della propria vita, mentre altri che ci lavorano ci stanno per anni... e vallo a spiegare che sono SOLO uomini!!! si vallo a spiegare a chi soffre e a chi ha bisogno nn di un uomo ma di un DIO. vallo a spiegare a chi GIUSTAMENTE pretende sempre la più profonda umanità ALMENO in quelle occasioni, che per alcuni altri quelle occasioni nn sono ALMENO ma il SEMPRE. cmq so che parlavi di un istinto che prescinde dalla figura del medico ma che inglobava il senso di tutto l'insieme, da cui lavoglia di sparare sui letti... lo so benissimo! ma a volte è incredibile ma su quei letti... si sorride! perchè quando si soffre si vive anche di un po' di "nn dolore". incredibile ma vero. e io lo vedo spesso ... lo vedo sempre! quando ieri una signora in ospedale stava per fare una normale anestesia, e si è sentita male... e ha avuto uno schock anafilattico.. mentre la riprendavamo lei era felice anche quando le dicevo: signora guardi che stiamo qui eh, nessuno si muove! e se ci muoviamo sarà solo dopo che lei si alza da questo lettino. ecco anche questo è ospedale... ma in questo momento abbiamo sensibilità simili stando in posti simili... ma per motivi DIAMETRALMENTE opposti!
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile. (W.A.) |