Nick: Black 80 Oggetto: Orgoglio e Dignità Data: 5/3/2003 14.58.37 Visite: 21
Ieri parlavo con un'amica delle differenze che potrebbero distinguere inequivocabilmente i concetti di "orgoglio" e "dignità". Per curiosità ho dato uno sguardo al pessimo Garzanti, che in quanto pessimo ci dice: Dignità: nobiltà morale che deriva all'uomo dalla sua natura, dalle sue qualità, e insieme il rispetto che egli ha di sè e suscita negli altri in virtù di tale sua condizione. Orgoglio: grandissima stima di sè e dei propri meriti. senso della propria dignità (...?!) In pratica secondo lo zio Garzanti, orgoglio sarebbe sinonimo di dignità, ma non viceversa...in ogni caso la prima parte della definizione è quella che prenderò in considerazione, in quanto coincide con quella che è anche la mia idea. Quello che penso riguardo all'orgoglio: Impedisce la comunicazione tra due persone, o quantomeno ne compromette la riuscita. Fa si che un individuo celi buona parte dei suoi pensieri, dei suoi sentimenti, in virtù di una eccessiva stima di sè stesso, con un conseguente malcontento da parte del/degli eventuali partecipanti alla sua istanza comunicativa-emozionale. Quello che riguardo alla dignità: E' un sentimento, rivolto a sè stessi, che dovrebbe (e dico DOVREBBE) essere presente in ogni uomo. La dignità ti impedisce di telefonare una ragazza, dopo che t'ha lasciato, dicendo:"ma perchè, che t'ho fatto io...nguèèèè...nguèèè...". La dignità ti impedisce di buttarti troppo giù, di sapere cosa significa toccare il fondo, e per questo non volerlo rifare. Ti ordina, ti comanda, di aprire le tapparelle nella tua stanza, di far entrare un po' di luce. Ti impedisce di attaccarti al primo che passa anche se sei solo da far paura. Di telefonare alle tue ex, anche se tutto quello di cui avresti bisogno è una semplice carezza. Ti impedisce di scrivere messaggi sul forum del tipo:"Cerco ragazza zona Napoli...sono tanto carino, guardate la mia nuova foto...". Perciò, non me ne vogliano tutti i tipetti che prendo in giro quando scrivono boiate del genere. Non pensate di essere gli unici a sentirsi soli. La differenza tra "noi" (mi riferisco alle persone che hanno dignità, e non la cederebbero in cambio di nulla) e "voi" è che noi abbiamo la forza alzarci dal letto e tirare avanti, sperando in tempi migliori, e facendo si che questi vengano. Voi no. Ha un'enorme dignità chi, non avendo di che campare, inventa un mestiere, raccoglie un pezzo di pane da terra per mangiare. Non ce l'ha chi si butta a terra piangendo e chiedendo la carità. La solitudine di una persona va capita, le persone in difficoltà vanno aiutate, quando si può, quando lo si vuole. Ma la mancanza di dignità non va perdonata. Per questo motivo riderò sempre di voi, e non avrò mai rimorsi dopo averlo fatto. Stefano. |