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Nick: zopar
Oggetto: Va sempre peggio
Data: 3/6/2005 15.43.34
Visite: 108

Spendeteli 10 minuti a leggere, non vi farù male, vi renderà più consapevoli e magari vi farà venire voglia di boicottare le grandi case...

Un articolo tratto da repubblica online (tutti i diritti riservati), parla del DRM e di cosa comporterà nel futuro.
Infatti a breve sarà implementato e sta divenendo sempre più pericoloso...
vi invito a leggere infatti le faq sul DRM che spiegano tutti i lati negativi che NOI utenti andremo a subire:
http://www.complessita.it/tcpa/

Copyright, la rivoluzione Drm
pronta a cambiare il digitale
di ALESSANDRO LONGO


ROMA - Comprare un album musicale, un film o un videogioco sta per diventare un'esperienza molto diversa da quella che è stata finora. Il tutto a causa di una piattaforma software che si sta diffondendo tra i produttori: i Drm (Digital right management). Significa pressappoco gestione (informatica) dei diritti d'uso del prodotto. È una novità che entrerà nella vita di ciascun utente; è già familiare a coloro che sono pratici di Internet e di nuove tecnologie, perché i Drm sono ormai usati di norma nei film, canzoni e videogiochi scaricabili dai portali degli operatori (in primis, Rosso Alice, di Telecom). Hanno due funzioni principali: ostacolano la pirateria e danno vita a forme alternative di uso dei contenuti. Non mi interessa conservare quel film per sempre? Bene, posso acquistarlo, a prezzo ridotto, in una versione dove i Drm mi permettono l'uso soltanto per un mese. Questo, in particolare, "è uno scenario futuro, ma diventerà presto attuale": parola di Fabrizio Albergati, direttore Windows Client presso Microsoft, azienda autrice del tipo di Drm che è adesso il più popolare al mondo.

Che i Drm siano pronti per fare il salto verso il pubblico di massa lo dimostrano anche due annunci dei giorni scorsi. Sony ha detto di avere già cominciato, da un paio di mesi, a usare i Drm sui Cd musicali (una decina di titoli, finora); Intel (il principale produttore di chip al mondo) ha annunciato che il nuovo processore per computer, il Pentium D, avrà un Drm integrato.

Insomma, in entrambi i casi significa che i Drm stanno prendendo il potere. I Drm, come poliziotti che hanno il compito di fare rispettare quanto scritto nella licenza d'uso del prodotto, sbarcano su Cd e stanno per insediarsi persino nel cuore del sistema: il processore, il motore del computer. Intel non ha voluto spiegare, ancora, come funzioneranno i propri Drm integrati; Sony ha invece detto che i Cd con Drm potranno essere copiati (da chi li acquista) un numero limitato di volte. Il Cd copiato non potrà essere copiato a sua volta: è "sterile", come ama definirlo Sony.

È la prima volta che una casa discografica usa i Drm. "Un'altra lo sta già facendo, in verità, ma lo comunicherà nelle prossime due settimane", anticipa a Repubblica.it Ted Schadler, analista di Forrester Research. "I nostri Drm sono già usati su alcuni film su Dvd speciali, ad alta definizione", dice Albergati. "Sono una decina di titoli, tra cui l'Esorcista e altri classici". Sono casi di avanguardia, nel mondo della musica e dei film, per ora. Ma è soltanto l'inizio.

Con la popolarità dei Drm toccherà convivere, nel futuro; e con le conseguenze, che sono soprattutto due. La prima e la più immediata è che "diventerà sempre più difficile piratare i Cd e i Dvd", dice Schadler. "I Drm agiscono a livello software, tramite criptazione. Finora, invece, comunemente sono stati usati sistemi e blocchi di tipo fisico per proteggere il prodotto". "Un fallimento", continua Schadler, "perché le protezioni fisiche possono essere aggirate con relativa facilità dai pirati, che quindi riescono alla fine a copiare il Cd". I Drm non possono essere aggirati? "Nessuno finora è mai riuscito a rompere quelli di Microsoft. Prima o poi lo faranno, è solo questione di tempo; ma il bello è che i Drm, in quanto protezioni software, se sono infrante possono essere riparate, perfezionate. Un pirata ha trovato il modo per infrangere i Drm di Apple, di recente. Bene, Apple li ha modificati e adesso i pirati sono al punto di partenza".

Questa prima conseguenza potrebbe ostacolare il peer to peer di file pirati e non farà piacere a qualcuno. Farà piacere invece agli utenti che acquistano i Cd e i Dvd, perché ne favorisce la copia per uso personale. I Drm sono intelligenti: come dimostra il caso di Sony, possono essere tali da permettere all'acquirente di copiare il Cd per sé, ma non al pirata di duplicarlo all'infinito.

Le protezioni di tipo fisico, invece, sono più ottuse: per bloccare la pirateria, tentano di impedire la copia tout court. Non riescono a distinguere tra copie buone (degli acquirenti) e cattive (del pirata). Quella personale è però un diritto del consumatore (gli serve per tutelarsi contro la perdita del Cd o Dvd originale), secondo le leggi italiane e di altri Paesi. "Si può dire, quindi, che le protezioni fisiche hanno finora danneggiato soltanto i semplici acquirenti e non i pirati, che un modo per aggirarle lo scoprono sempre", dice Albergati.

La seconda conseguenza, della futura popolarità dei Drm, si farà sentire più in là nel tempo.
"Ci sono alcuni film, album, videogiochi che non ci interessa conservare per sempre", spiega Albergati. "Magari ci basta vedere un certo film una volta sola o prevediamo che useremo un videogame per non più di un mese. Allora, perché non comprare una licenza d'uso limitata di quei prodotti, per risparmiare? Se invece vogliamo usarli senza limiti, ne compreremo la licenza completa, a prezzo pieno", spiega Albergati.
È lo scenario che si imporrà con la popolarità dei Drm: "diverse versioni per ciascun film, album, videogame, dotate di licenze differenti, in modo da venire incontro, di volta in volta, alle esigenze particolari di ciascun utente".

È quanto già avviene, in parte, con i file musicali distribuiti via Internet. Alcuni portali (come Msn, di Microsoft) permettono all'utente di acquistare anche un ascolto singolo di una canzone, a 1 cent; mentre costa 99 cent scaricare il file dotato di una licenza che permetta poi di portarlo su Cd.

La prossima fase sarà quindi di transizione, nella quale i Drm sbarcheranno a pieno titolo anche su Cd e Dvd. "Il futuro però è a favore dei file distribuiti su Internet; Cd e Dvd tenderanno a sparire", dice Albergati. Primo, perché distribuirli nei negozi è meno economico che inviare file agli utenti via Internet e "dopo tutto a loro interessa il contenuto, non il supporto usato". Secondo, perché è solo su file digitali che il massimo delle potenzialità e della flessibilità dei Drm si potrà esplicare.

(2 giugno 2005



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