Nick: elSoņador Oggetto: REFERENDUM 12-13 GIUGNO Data: 5/6/2005 13.6.17 Visite: 70
Ecco una panoramica quasi completa delle ragioni per andare a votare SI a tutti e 4 i quesiti (ho specificato anche il colore delle schede) proposti, ricordandovi che il non voto è una furbata antidemocratica: il referendum è il momento in cui il cittadino ha potere "effettivo" di rifiutare una legge, senza passare per il cosidetto "politico" di turno e, tra l'altro, votare vi costa solo 5 minuti del vostro tempo prezioso! Inoltre la squallida campagna promossa dalla Chiesa Cattolica (intesa come istituzione, dato che molti cristiani andranno a votare e voteranno SI o NO, come io stesso ho verificato mentre distribuivo volantini fuori la chiesa di Casalnuovo) de "la vita non può essere messa hai voti" mi fa porgere (così come a tutti le persone intelligenti) una domanda: ma se la vita non può essere messa ai voti, chi l'ha votata questa legge in Parlamento? A voi la risposta... Ah, un'ultima cosa. Se pensate che queste questioni non vi riguardano personalmente sbagliate di grosso! Inquinamento, cibi avvelenati, onde elettromagnetiche, stress, sfruttamento lavorativo, ansia e varie stanno accrescendo il numero di persone infertili nel mondo! Domani potrebbe toccare a te! (fatti na 'rattat...) QUESITO N°1 [scheda azzurra] «Limite alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni» La legge 40 vieta la ricerca sulle cellule staminali embrionali, la più promettente per malattie oggi incurabili (come diabete, Parkinson, Alzheimer, sclerosi, infarti,…) che colpiscono in Italia oltre 10 milioni di persone. Se vincessero i sì su questo referendum i ricercatori italiani potrebbero utilizzare i circa 30 mila embrioni soprannumerari conservati nei centri per la fecondazione assistita e destinati ad essere eliminati. Potrebbero anche ricorrere alla clonazione terapeutica, che non ha nulla a che vedere con la clonazione riproduttiva di esseri umani identici. Si porrebbe fine anche all’ipocrisia per la quale i ricercatori italiani possono utilizzare cellule staminali embrionali importate dall’estero, mentre finiscono in galera se le producono in patria. QUEITO N°2 [scheda arancione] «Norme sui limiti all'accesso» La legge 40 obbliga il medico a trattamenti pericolosi per la salute della donna. Votando sì a questo referendum si elimina il divieto di congelamento degli embrioni e l’obbligo di impiantare tutti gli embrioni nell’utero della donna. Il divieto di congelare gli embrioni (crioconservazione) diminuisce notevolmente le probabilità di successo della fecondazione assistita, costringendo le donne a ripetuti trattamenti che aumentano il rischio di danni alla salute. L’obbligo di impiantare tutti gli embrioni aumenta le probabilità di gravidanze trigemellari, pericolosissime sia per la donna sia per il feto. La legge 40, inoltre, vieta la diagnosi preimpianto e l’accesso alle tecniche di procreazione assistita alle coppie portatrici di malattie genetiche, ma non sterili. In Italia, considerando le diverse malattie genetiche, è un problema che riguarda centinaia di migliaia di coppie. Votando sì a questo referendum si consente sia l’accesso alla fecondazione assistita per tutte le coppie, sia la possibilità di utilizzare la diagnosi preimpianto per evitare di impiantare nell’utero della donna embrioni portatori di malattie genetiche. Impedire la diagnosi preimpianto significa spingere molte coppie a non mettere al mondo un bambino, per evitare il rischio di trasmettergli una malattia ereditaria, oppure costringere la donna all’aborto terapeutico in uno stadio avanzato della gravidanza (la legge 194 consente infatti l’aborto terapeutico nel caso in cui con l’amniocentesi la donna scopra che l’embrione soffre di una malattia genetica). QUESITO N°3 [scheda grigia] «Norme sulle finalità, sui diritti dei soggetti coinvolti e sui limiti all'accesso» La legge 40 stabilisce l’equivalenza tra embrione e persona. Votando sì a questo referendum si elimina, oltre agli stessi articoli toccati dal referendum n° 1, quella parte della legge che introduce per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico il principio di equivalenza tra un ovulo fecondato ed un individuo umano titolare di diritti. Quest’equivalenza è in palese contraddizione anche con la legge sull’aborto e rappresenta il primo tentativo da parte del Parlamento di rimettere in discussione quella legge, approvata dai cittadini con il referendum nel 1981. Ma equiparare embrione e persona, ancora più che dal punto di vista giuridico, è inammissibile da un punto di vista etico. QUESITO N°4 [scheda rosa] «Divieto di fecondazione eterologa» La legge 40 impedisce di avere un figlio quando entrambi, o uno dei due membri della coppia, siano completamente sterili. Questo referendum elimina il divieto di ricorrere alla fecondazione eterologa (la donazione dello sperma o degli ovociti). Un divieto che impedisce, ad esempio, alle donne che a causa di un trattamento di chemioterapia sono diventate sterili di avere un bambino. Non esiste alcuna prova scientifica che la fecondazione eterologa provochi disturbi psicologici ai figli o alla coppia. Vietarla, significa discriminare sulla base di un problema di salute migliaia di persone, ed impedirgli di mettere al mondo dei figli, oppure obbligare le coppie che possono permetterselo ad andare all'estero per realizzare quello che è vietato in Italia. FATE GIRARE QUESTA MAIL A TUTTI VOSTRI CONTATTI!!! Alessio |