Lo trovano appoggiato al bancone. Denunciato per interruzione
di pubblico servizio e intralcio (era in doppia fila)
Napoli, l'autista soffre il caldo
così ferma il bus pieno e va al bar
NAPOLI - Il sole picchia forte a Napoli: ci sono quasi 26 gradi in città. Fa caldo, molto caldo, soprattutto sui bus. Per questo l'autista di un autobus ha posteggiato sotto la canicola i suoi passeggeri ed è sceso al bar, a bere una bibita fresca. "Che sarà mai? Due minuti: riprendo un po' fiato e riparto". Ma vagliela a spiegare ai carabinieri. Contro l'autista della Vesuviana Mobilità è quindi scattata la denuncia: interruzione di pubblico servizio e contravvenzione per intralcio alla circolazione. Già, perché per andare al bar, l'autista aveva posteggiato il bus in doppia fila.
"Se non fossi andato a bere, mi sarei sentito male al volante e sarebbe stato ancora peggio: credetemi!"
ECCO QUELLO CHE HA RISPOSTO L'AUTISTA... IO GLI CREDO.
L'azienda forse gli crederà: i sei passeggeri abbandonati sul bus di certo no. Accaldati quanto lui ma infuriati molto più degli automobilisti in coda dietro la sagoma dell'autobus fermo a Torre del Greco, i viaggiatori sono corsi dai carabinieri: "Ci ha lasciato sotto il sole per andare al bar. Io devo andare a lavorare e io a casa; io vengo da scuola. Che modo di fare è questo".
NOTATE ORA I PASSEGGERI SONO 6 ! MA NON ERA PIENO IL BUS ???
Passavano di lì un paio di militari che di solito fanno servizio su una motovedetta attraccata in porto. Hanno ascoltato increduti l'ira dei passeggeri e sono andati al bar per verificare se le accuse erano veritiere. L'autista era proprio lì, appoggiato al bancone, che sorseggiava una bibita fresca: "Che sarà mai. Adesso vengo, un minuto ancora. Volete anche voi qualcosa?"
(15 giugno 2005)
Mi da fastidio quando una cosa riguarda napoli, è sempre sensazionale, magari quel tizio, veramente si è sentito male, avrà anche chiesto il permesso alle persone (che erano 6) del mezzo... poi sarà venuta la polizia avranno fatto bordello ed ecco qua l'articolo.
E' uno schifo la disinformazione.