Nick: \\\Ulisse Oggetto: re:Per Franti Data: 13/4/2003 16.0.14 Visite: 23
"Come geloso io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perché temo che la mia gelosia finisca col ferire l'altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità; soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri". Così Roland Earthes nei Frammenti di un discorso amoroso parla della gelosia. Penso che il test di Franti, fondamentalmente sia: geloso si o no? La citazione, regalatami dalla mia ex, è una sorta di proclama contro la gelosia e allo stesso tempo contro l'ideologia che la vorrebbe morta e seppellita. Così la gelosia oggi, tra tanti sentimenti, è quello che racchiude in sé una grande contraddizione: la si può nascondere con apparente indifferenza per poi scoprirsi più vulnerabili di Otello o altri personaggi dalla gelosia estrema, distruttiva, violenta e assassina. Mi sono sempre chiesto: se oggi sono geloso della mia donna e domani lo sono meno, che vuol dire? Amo di meno? Sono pù sicuro di lei? Mi sto rincoglionendo? In quest'epoca sempre più diretta verso la seduzione spicciola, estemporanea e perchè no, virtuale, allo scambio delle coppie, al "consumismo sessuale", la gelosia la vedo costretta a farsi decisamente da parte. Finirò, finiremo, per rimpiangerla. Sicuramente. Perdere la gelosia sarà come perdere un punto di riferimento. Un episodio simile a quello ipotizzato da Franti mi è capitato. Il suo migliore amico scherzava con lei fingendo una "lotta". Non gli toccava nulla di "sacro" però a me scazzava. E allora ecco che vado li, li divido e dico: "vaggià fà capa e capa?". Risultato: Lei s'incazza e mi fa una partaccia in privato dandomi dell'isterico e "lui" si mette la coda tra le gambe e non si è mai più permesso. :) Un'altra volta invece, quando ero più incosciente e avevo una pistola in dotazione, la mia lei era stressata del "suo ex" che continuava a fargli telefonate anonime. UN giorno, vedendolo per strada nel traffico, mi ci butto davanti con la mia macchina, scendo e gli punto la pistola in testa. Incosciente. Davanti a 40/50 persone una cazzata del genere mi sarebbe costata carissimo. Gli sarebbe bastato sporgere denuncia o che un vigile m'avesse visto. Per fortuna era tanto cacato sotto che stette zitto.mha. Sono geloso ma ho smussato alcuni angoli ed ho capito, col tempo, che l'unica soluzione è cercare di essere per lei la fonte più vera, più variegata e, (se possibile) insostituibile della felicità. Costretto ad accettare che la vita di lei possa esser "giocata" su tavoli diverso da quello che può essere il mio, mi adoper in modo tale che il suo sguardo sia rivolto prima a me. Mi sento un po' in competizione si, ma mi sento anche in grado di essere sempre primo. Scusate il "papiello" e la seriosità dell'intervento. ///U. |