Nick: NEVERLAND Oggetto: re:Help Data: 30/6/2005 16.48.33 Visite: 91
Non aveva ancora fatto la plastica al naso... inizialmente negò di essere lei (tutti i compaesani facevano la fila per vederla) forse per un iniziale pudore nei confronti di suo padre, rispettabile ingegnere nucleare...
(Valentina ragazza in calore in versione fotoromanzo soft da "Gin Fizz", luglio 1986.) Tutto cominciò nel 1981 mentre stavo conducendo "Tip Tap Club" (un programma per ragazzi su Raidue) e uscì nel cinema di tutta Italia "Valentina ragazza in calore", il mio primo film hard che avevo girato per divertimento l'anno prima appena arrivata a Roma. Alla Rai fecero finta di niente e mi lasciarono finire la trasmissione, ma i giornalisti si scatenarono e cominciarono ad intervistarmi e a curiosare nella mia vita privata per sapere se ero veramente io la protagonista del film porno. Moana ripeteva sempre di essere "una persona molto timida che si imbarazza con facilità. Se non hai vocazione, questo mestiere è un inferno. Eppure quando sono nuda mi sono sempre sentita invincibile. Io sono il mio corpo. Dell'amore penso che non esiste: meglio, è di passaggio e poi finisce. La volgarità, che è poi la femminilità senza riserve, è un talento, non si impara. Una donna bella deve riempire le mani di un uomo, o no? Per me la donna oggetto è la casalinga che lava, cuce, stira e cucina. Sposarsi è la cosa più orrenda che esista. Vado in palestra da sola, non ho amici, non ho amiche. Mi sembra poco dignitoso esternare i propri sentimenti. Il mio sogno è una vita con pochi traumi, che mi esoneri dal dolore". "Mi ha rattristato la morte della giovane e bella Moana Pozzi, regina degli spettacoli pornografici, lettrice di sant'Agostino, licenza liceale, allieva delle Orsoline, genitori rispettabilissimi e sorellina nel ramo. Ha lasciato il denaro guadagnato con ogni specie di rappresentazione di possibili connubi alla ricerca sul cancro". Moana resterà un'icona anche per questo motivo. (Enzo Biagi) Adesso si tratterebbe di capire se Moana resti un simbolo anche ai giorni nostri, terzo millennio avanzante. Allora era una donna naturalmente politica, che poteva annunciare vaghi progetti con il partito degli anziani, di cui sarebbe stata la leader e l'infermiera erotica, e sostenere che l'Italia è un paese molto libero "in quanto è vietato tutto ma si può fare ogni cosa". Ma è difficile dirlo, soprattutto perché l'estremo praticato e mitologizzato da Moana un decennio fa si è lentamente trasferito nel costume. Delle vecchie compagne di strada, Luana Borgia, Milly DAbbraccio, Eva Orlowsky, Jessica Rizzo, nessuna ha raccolto la staffetta ideologica della Santa meretrice. Tuttavia è sufficiente guardare l'immagine pubblica delle donne, fra piercing, tatuaggi, cavallo bassissimo, intimo in bella vista, per sospettare che la testimonianza di Moana appartenga per molti al passato: e per qualcuno alla nostalgia. "Dieci anni fa moriva Moana Pozzi. E con lei sarebbe morto, a poco a poco, gran parte del mondo dorato dell'Italia degli anni '80..." (Marco Giusti) Fonti: http://www.moanamoana.it Ultime Visioni: Mio Caro Assassino La Città Sconvolta: Caccia Spietata ai Rapitori Mark il Poliziotto DellaMorte DellAmore Duel Ricchi, Ricchissimi...Praticamente in Mutande Nosferatu il Vampiro Ispettore Callaghan il Caso Skorpio è tuo Legend |