Nick: KuBo[Z] Oggetto: Nessuno Data: 30/6/2005 22.59.35 Visite: 137
Il bambino aveva gli occhi castani e grandi. E guardava il mondo scorrere come un film, dietro il vetro. Ci sono momenti in cui sogno qualcosa di nuovo. E arrivo addirittura a pensare che potrebbe essere realizzabile. Peccato che tutti i dannati contorni siano sfumati da una patina d'indecisione, insoddisfazione, finta ma pesante disillusione. Mi chiedo quando scatti quel qualcosa che condizionerà la tua vita, in futuro. Quel qualcosa per cui io ho sentito sempre di dovermi difendere, perché ad attaccare per prima non ero capace. E pure le mie difese erano deboli. Lo sono tuttora, ma in modo diverso e un poco più consapevole. Il che pare una bella favoletta del cazzo, ma sostanzialmente significa che non cambia poi molto, da quando avevo 5 anni, o 10, o che. Anzi, a volte la consapevolezza rende tutto più frustrante. E alla fine mi ritrovo ad avere gocce di felicità filtrate da altri, perché quel che è solo mio non esiste, e quando esiste non mi piace affatto. Bel discorso di merda, si dirà qualcuno, se mai arriverà a leggere fino a qui. In effetti non è che intendesse essere esplicativo. Ma a volte mi ritrovo in giro per una città che conosco a memoria, e sulle note di musiche che conosco altrettanto a memoria mi piace lasciarmi andare a pensieri intricati, senza pretesa di capirli. Ne' tantomeno di farli capire ad altri. La cosa buffa è che spesso sto meglio così che in mille altre ragionatissime situazioni. E il bambino aveva gli occhi castani e grandi..
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