Nick: $DANDY$ Oggetto: LETTERINA... Data: 30/4/2003 0.4.44 Visite: 6
Grazie Presidente Bush. > > > > Grazie, grande leader George W. Bush. Grazie di aver mostrato a tutti il > > pericolo che Saddam Hussein rappresenta. Molti di noi avrebbero potuto > > altrimenti > > dimenticare che ha utilizzato armi chimiche contro il suo popolo, contro > > i curdi e contro gli iraniani. Hussein è un dittatore sanguinario e una > > delle > > più chiare espressioni del male al giorno d'oggi. Ma questa non è la > > sola > > ragione per cui la ringrazio. > > > > Nei primi due mesi del 2003 ha mostrato al mondo molte altre cose > > importanti > > e perciò merita la mia gratitudine. Così, ricordando una poesia che ho > > imparato > > da bambino, voglio dirle grazie. > > > > Grazie di aver mostrato a tutti che il popolo turco e il suo parlamento > > non > > sono in vendita, neanche per 26 miliardi di dollari. > > > > Grazie di aver rivelato al mondo l'abisso che esiste tra le decisioni di > > coloro che sono al potere e i desideri del popolo. > > > > Grazie di aver messo in evidenza che né José Maria Aznar né Tony Blair > > danno > > la minima importanza né mostrano il minimo rispetto per i voti che hanno > > ricevuto. Aznar è capace di ignorare che il 90 per cento degli spagnoli > > sono > > contro la guerra e Blair è rimasto indifferente alla più grande > > manifestazione > > pubblica svoltasi in Inghilterra negli ultimi trent'anni. > > > > Grazie di aver costretto Tony Blair a recarsi al parlamento inglese con > > un > > dossier falso scritto da uno studente dieci anni fa e di averlo > > presentato > > come "prova determinante trovata dal servizio segreto britannico". > > > > Grazie di aver permesso che Colin Powell si esponesse al ridicolo > > mostrando > > al Consiglio di Sicurezza dell'Onu delle foto che, una settimana dopo, > > sono > > state pubblicamente contestate da Hans Blix, l'ispettore responsabile > > del > > disarmo dell'Iraq. > > > > Grazie di aver adottato la posizione attuale e di aver pertanto fatto sì > > che il discorso contro la guerra del ministro degli Esteri francese, > > Dominique > > de Villepin, alla sessione plenaria dell'Onu fosse accolto dagli > > applausi > > - cosa che, a quanto ne so, è successa solo una volta in precedenza > > nella > > storia delle Nazioni Unite, dopo un discorso di Nelson Mandela. > > > > Grazie perché, in seguito ai suoi sforzi in favore della guerra, le > > nazioni > > arabe, normalmente divise, nell'incontro al Cairo avvenuto l'ultima > > settimana > > di febbraio sono state per la prima volta unanimi nel condannare > > qualsiasi > > invasione. > > > > Grazie di aver affermato che "l'Onu ora ha una possibilità di mostrare > > la > > sua importanza", affermazione che ha indotto a prendere una posizione > > contro > > l'attacco all'Iraq anche i Paesi più riluttanti. > > > > Grazie per la sua politica estera che ha spinto il ministro degli Esteri > > inglese, Jack Straw, a dichiarare nel ventunesimo secolo che "una guerra > > può avere una giustificazione morale", perdendo in questo modo tutta la > > credibilità. > > > > Grazie di aver cercato di dividere un'Europa che sta lottando per > > l'unificazione: > > è un avvertimento che non sarà ignorato. > > > > Grazie di aver ottenuto ciò che assai pochi sono riusciti a ottenere in > > questo > > secolo: unire milioni di persone di tutti i continenti nella lotta per > > la > > stessa idea, anche se essa è opposta alla sua. > > > > Grazie di averci dato di nuovo la consapevolezza che le nostre parole, > > anche > > se non saranno udite, almeno sono state pronunciate; questo ci renderà > > più > > forti nel futuro. > > > > Grazie di averci ignorato, di aver emarginato tutti coloro che si > > oppongono > > alla sua decisione, perché il futuro della Terra appartiene agli > > esclusi. > > > > Grazie perché, senza di lei, non saremmo stati coscienti della nostra > > capacità > > di mobilitazione. Potrebbe non servirci questa volta, ma sicuramente ci > > sarà > > utile in futuro. > > > > Ora che sembra non ci sia modo di zittire i tamburi di guerra, vorrei > > ripetere > > le parole che un antico re europeo disse a un invasore: > > "Che la mattina sia bella, che il sole splenda sulle armature dei > > soldati, > > perché nel pomeriggio ti sconfiggerò". > > > > Grazie di aver permesso a noi, un esercito di anonimi che riempie le > > strade > > nel tentativo di fermare un processo già in atto, di capire quel che > > significa > > essere impotenti e di imparare a fare i conti con quella sensazione e a > > trasformarla. > > Pertanto si goda la mattina e la gloria che potrebbe ancora riservarle. > > > > Grazie di non averci ascoltato e di non averci preso sul serio, ma > > sappia > > che noi la ascoltiamo e che non dimenticheremo le sue parole. > > > > Grazie grande leader George W. Bush. > > > > Molte grazie. > > > > Paulo Coelho.
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