Scatena interrogativi ed estrema preoccupazione il comunicato dell'EZLN che decreta lo stato di massima allerta in Chiapas. Si chiudono le caracoles, gli uffici, il centro di comunicazione, si sospendono le trasmissioni della radio, si ringraziano e si sollevano da quanto l'EZLN potrà fare da oggi in avanti tutti coloro che lo hanno appoggiato e aiutato. In questi giorni si sono susseguite notizie inquietanti dagli altopiani: dall'accusa all'EZLN di coltivare marijuana [1][2][3], al ridispiegamento dell'esercito [1][2] in altri luoghi del Chiapas. Non si può non ricordare l'ultimo allarme rosso lanciato dall'EZLN nel 1995 prima dell'offensiva dell'esercito di quell'anno.