Nick: NEVERLAND Oggetto: Spasmo Data: 10/7/2005 22.19.19 Visite: 58
Dal 18 maggio, per la Cecchi Gori Home Video, è disponibile il DVD in versione Uncut di "Spasmo", film del 1974 di Umberto Lenzi...
un piccolo gioiellino del Giallo All'Italiana e forse il capolavoro thriller assoluto ("Milano Odia: La Polizia non può sparare" è un altro genere) di Lenzi, apprezzato dalla critica e osannatto anche all'estero.
Il film all'inizio doveva essere affidato alle sapienti manine di Lucio Fulci che per un motivo o per l'altro nn potè girarlo. Con uno script per un nuovo poliziottesco alla "Milano Rovente" (genere tanto caro a Lenzi che ne ha decretato il successo internazionale) Lenzi si presentò dall'amico Ugo Tucci (produttore) che invece gli fece leggere il bellissimo script di "Spasmo" dicendogli che bisognava fare un bel thriller.
Lenzi apprezzò il copione decidendo di modificarlo per renderlo più accattivante introducendo così le famose bambole sexy su cui torneremo dopo. Umberto Lenzi quindi si misurò con uno script difficile e articolato (modificato anche di suo pugno dalla sceneggiatura originale), confezionando un film cult molto cerebrale con continui colpi di scena e finale a sorpresa d'effetto.
La Trama in breve: Tra cadaveri che scompaiono e manichini accoltellati qualcuno cerca di far impazzire l'industriale Bauman... Durante una passeggiata su una spiaggia deserta, Christian, giovane industriale, scopre sul bagnasciuga il corpo privo di sensi di una donna. Il giorno dopo, Christian la incontra a un party e se ne innamora. Ma la notte stessa, Christian viene aggredito e picchiato da un uomo misterioso. Da quel momento si susseguono una serie di eventi e omicidi che portano Christian sull'orlo della pazzia...
Thriller celebratissimo, tanto da guadagnarsi anche una retrospettiva all'ultima Mostra di Venezia, "Spasmo" rifiuta l'accoppiata Argentiana, in voga all'epoca, "serial-killer più delitti truculenti" (niette effettacci truculenti e poco sangue quindi), per inseguire un andamento onirico e frammentato, mettendo in scena la classica situazione hitchcockiana dell'uomo solo contro tutti e al centro di un intrigo apparentemente inestricabile.
Il cast vede le ottime interpretazioni di Robert Hoffman, Suzy Kendall (vera icona di un certo tipo di cinema), Ivan Rassimov, Monica Monet e Guido Alberti. Ottima prova questa (forse una delle migliori) di un grande artigiano del cinema, "Spasmo" infatti regala sequenze suggestive, e si fa apprezzare per un certo uso "spregiudicato" della camera a mano pre-steady. Molto uso della camera a mano (pesantissima all'epoca) quindi con spettacolari inquadrature in soggettiva e dal basso.
Per almeno tre quarti della sua durata, "Spasmo" lascia lo spettatore in balia di un susseguirsi di sequenze suggestive a volte slegate l'una dall'altra, che finiscono per disorientare, fino al "vigliacco" colpo di scena finale. Film malinconico e senza vincitori, "Spasmo" parla di pazzia e morbosità, temi tanto cari nei thriller Italiani d'epoca. Lenzi tentando si dare un'immagine e una motivazione alla pazzia dei suoi personaggi introduce le tanto celebrate bambole sexy seviziate, che ricorrono qua e là lungo lo svolgimento della trama, aggiungendo parecchia morbosità e valore aggiunto alla pellicola.
Le bellissime bambole sexy sono opera del grande Carlo Rambaldi, prese da un altro film in cui erano state già utilizzate (calchi di attrici d'epoca famose) e modificate per l'occasione. Altro valore aggiunto del film sono le bellissime musiche del maestro Ennio Morricone. Dolce e struggente il motivo portante della pellicola che potete ascoltare in sottofondo... niente di strano cmq, Morricone è un'altra categoria!
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