Nick: URANYA Oggetto: CINEMA: un consiglio! Data: 13/5/2003 12.8.20 Visite: 12
Venerdì 16 maggio uscirà nelle sale cinematografiche di tutta Italia un film horror che viene annunciato come il ''The Best Colossal del 2003'' ed un vero cult di tutti i tempi (Empire e Times!!!) Visto che io sono un'appassionata del genere, vi lascio qualche info in merito... TRAMA: Mun è una ragazza cieca dall'età di due anni, che si sottopone all'intervento che potrebbe ridarle la vista: le vengono infatti trapiantate le cornee di una persona morta pochi giorni prima. L'operazione ha successo, e Mun pian piano ricomincia a vedere; il problema è che, insieme a ciò che è reale e tangibile, la ragazza sembra vedere anche altro. Presenze, spettri? O allucinazioni di una mente provata dall'intervento? Cosa rappresentano esattamente queste apparizioni? E a chi appartenevano le cornee appena trapiantate? ------------------------------------------------------ Questo film si inserisce nel quadro di una generale "rinascita" dell'horror hongkonghese degli ultimi anni, rinascita trainata a sua volta dalla grande vitalità delle cinematografie di genere giapponese e coreana (un titolo tra tutti, The Ring) e dal rinnovato interesse per le ghost-story in occidente. E' proprio ai più recenti modelli occidentali che il film dei fratelli Pang sembra in gran parte ispirarsi: la trama, va detto subito, non è nulla di particolarmente originale e sono chiari i suoi debiti verso i recenti successi di Il sesto senso e The Others. Tuttavia il film, pur non rappresentando niente di innovativo sul piano dei temi trattati, funziona: vediamo perché. Quello che da subito colpisce positivamente è l'ottima "confezione": il film si presenta subito come visivamente accattivante, e questo grazie soprattutto a un'ottima fotografia (con toni cupi alternati a squarci improvvisi di luce), a una regia di buon livello, che alterna momenti di puro spavento a rapidi frammenti onirici, in cui la non comprensione dell'immagine rende il tutto più attraente; a completare il tutto, c'è un sapiente uso del montaggio che giova molto alla resa complessiva di molte sequenze. Quello che emerge subito è una perfetta concezione della sequenza di spavento presa in sé: tutto è attentamente studiato per ottenere l'effetto voluto, dalle luci alle scenografie, fino al suono (altro elemento fondamentale in questo film, e il cui particolare uso lo differenzia da tante pellicole dello stesso genere). Il film, da questo punto di vista, funziona egregiamente, e non c'è molto da dire: ci sono almeno tre sequenze il cui effetto sullo spettatore si avvicina al terrore puro. Sembra che, in generale, i registi orientali abbiano mantenuto quella semplice capacità di fare paura che molti occidentali paiono aver perso: i motivi possono essere svariati, dalla contingenza storica di certe società, che favorisce l'emergere di particolari temi, alla contemporanea crisi degli stessi in occidente, ma un dato è innegabile: sia nei suoi esempi più "d'autore" che in quelli più prettamente commerciali, l'horror orientale, indiscutibilmente, fa paura. In questo caso i temi, come detto, non sono affatto originali, ma senza dubbio coinvolgono: i fantasmi fanno paura, ma sono anche anime solitarie che cercano disperatamente un contatto con i vivi, o meglio con quei vivi che potrebbero farli uscire dallo stato inquieto in cui si trovano; entità spaventose ma bisognose di aiuto, insomma. Per un giretto all'insegna del brivido prima dell'atteso evento, vi consiglio di visitare il sito ufficiale del film: http://www.horror.it/theeye BUONA VISIONE RAGA. Poi commenteremo... (e speriamo che non sia la solita trovata da "Business Rulez" )
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