Nick: Zipper75 Oggetto: v.m 18 Data: 13/5/2003 16.6.41 Visite: 216
alla neverland .... è da tempo che desideravo postarvi un articolo su questa attrive, LINDA LOVELACE. "Gola Profona" ("Deep Throat") Una settimana di lavorazione e un budget di 23.000 dollari, tanto ha richiesto il tournage di Gola profonda. Il film ha incassato 100 milioni di dollari, cifra che lo colloca a pieno titolo nella classifica dei dieci migliori incassi di tutti i tempi assieme a Titanic, E.T. e Biancaneve e i sette nani.
LA TRAMA: Gerard Damiano, di origini italiane, nasce nel 1928. Negli anni ’60 si avvicina al mondo del cinema con una serie di cortometraggi erotici. Verso la fine degli anni ’60 gira alcuni lungometraggi considerati non proprio hard, ma comunque molto spinti per l’epoca. Film come “SEX USA” o “THIS FILM IS ALL ABOUT…” figurano come dei documentari sui costumi e le usanze sessuali degli americani, ma sono comunque da considerare dei veri e propri soft-core, cioè film a luci rosse dove però non c’è l’insistenza sul particolare ma dove comunque nulla è lasciato all’ immaginazione. Nel 1972, Gerard Damiano incontra Chuck Traynor, produttore e gestore di topless-bar, e Linda Lovelace, piccola “scarlet” di cortometraggi ad alto contenuto erotico. Da questo incontro nasce “GOLA PROFONDA”, considerato un vero e proprio cult-movie del cinema hard, il precursore di tutto quel cinema a luci rosse che ha fatto il periodo d’oro del porno in pellicola per tutti gli anni’70 ed i primi anni’80, fino all’avvento del video e quindi alla produzione di massa ed amatoriale. Nel film, Linda Lovelace (che interpreta se stessa), è una ragazza di facili costumi che, nonostante i numerosi rapporti sessuali e le orge fatte con gli amici, non riesce a raggiungere l’orgasmo. I suoi amplessi le provocano solo fastidio o al massimo un leggero solletico, ma Linda vuole “sentire le campane ed i fuochi d’artificio”. Sotto consiglio dell’amica (anche lei grande mangiatrice di … uomini), Linda si reca da un dottore specialista nel risolvere problemi sessuali (interpretato da Harry Reems), il quale le diagnostica una strana malformazione: Linda non ha il clitoride sulla vagina, bensì in gola. Ecco che per dimostrare la sua teoria il dottore chiede subito a Linda di fargli un bel “blow-job”, ed infatti finalmente l’orgasmo arriva. Recuperata la sua stabilità psico-sessuale, Linda diventa infermiera a domicilio, specializzata nel rivitalizzare i pazienti afflitti da impotenza e stress. Nel frattempo il dottore si mette a letto esaurito e stressatissimo per le numerose “prestazioni” fatte, con le sue infermiere che cercano di “tirarlo su” (eh eh eh). Intanto Linda Lovelace non si ferma e, ormai sicura delle sue potenti capacità orali, sarà protagonista di altre imprese, che giovano ai pazienti e soprattutto a lei. “GOLA PROFONDA” fu un successo ineguagliato. Alla sua uscita fece parlare di sé come di un fenomeno rivoluzionario. Fino a quel momento il fenomeno dell’hard esisteva ma in sordina, proiettato nei club ed in qualche piccolo cinema malavitoso che finiva sempre per essere chiuso dalle autorità. Con “GOLA PROFONDA” inizia la “golden age of porn”, il periodo d’oro del cinema per adulti, quel lasso di tempo che ha visto il porno pretendere uno spazio (sia commerciale che artistico) nella storia del cinema. Le rivoluzioni apportate da questo film vengono determinate in diversi fatti accaduti in seguito alla sua uscita. Prima di tutto la contestazione che la società americana degli anni’70 ha portato avanti per “GOLA PROFONDA”: il film ebbe forti problemi di censura, e fu sequestrato e rimaneggiato in numerose città degli USA. I giornali cominciano a parlarne, la gente ne discute e personaggi famosi (come Jack Nicholson e Warren Beatty, per esempio) si schierano dalla parte del film. La questione è questa: può uno stato decidere che cosa va visto e cosa non va visto? E se decide di vietare la circolazione di un film non va ad intaccare uno dei principi della costituzione, e cioè la libertà di potersi esprimere in qualsiasi modo? D’altronde “GOLA PROFONDA” non ha mai fatto del male a nessuno, anche perché il divieto ai minori ne limitava la visione ai soli adulti (certi del fatto che comunque il sesso si praticasse in quel modo e divertiti dalla demenzialità della trama). Ed infatti il secondo punto delle rivoluzioni portate da “GOLA PROFONDA” è proprio questo, un fenomeno di massa che raggruppava coppie, gente per bene, dirigenti, dottori, uomini d’affari, oltre naturalmente agli abituali frequentatori delle sale hard. Nessuno si vergognava di andarlo a vedere, vuoi per semplice curiosità suscitata dal fatto che ne parlavano tutti, vuoi per la trama ultra-demenziale, vuoi per le mitiche prestazioni della Lovelace (che a quanto pare metteva in atto la tecnica “gola profonda” con l’ausilio dell’ipnosi). Pensiamo solo al fatto che nelle prime 40 settimane di programmazione nella sola New York, “GOLA PROFONDA” porta a casa qualcosa come 1.500.000 dollari. E pensare che alla produzione è costato solo 25.000 bigliettoni! Da segnalare altri due film di Damiano: “THE DEVIL IN MISS JONES” e l’ottimo “ODYSSEY”. filmografia: Nel 1973 si gira il seguito di “Gola profonda”, per la regia di Joe Sarno. Il film avrà una distribuzione limitata e solo in versione softcore perché quell’anno la Corte Suprema dirama una legge più severa sull’oscenità. A cena con il giornalista di «Playboy» Bruce Williamson, la Lovelace è infuriata: per lei “Gola profonda 2” è un passo falso, se non esce nella versione hardcore. Lei non vuole fare strada a Hollywood, vuole essere una pornostar, vuole restare sempre e solo Linda Lovelace. In ogni caso per breve tempo Linda Lovelace è un personaggio da copertina: alla prima hollywoodiana di “Ultimo tango a Parigi” definisce il film disgustoso perché le scene di sesso non sono credibili. A suo parere sarebbe meglio che Hollywood si occupasse di western e commedie e lasciasse perdere il sesso. Un paio di note su quest’ultimo aneddoto. Primo: comincia ad affermarsi con Linda Lovelace l’orgoglio della pornostar che si considera una vera e propria artista del sesso, come Annie Sprinkle, ex pornostar che alla fine della carriera si è trasformata in artista-performer da museo d’arte contemporanea. Secondo: la Lovelace non si accorge che proprio il film di Bertolucci costituisce l’inizio della sua fine. “Ultimo tango a Parigi” dimostra infatti che un film ufficiale può fare scandalo esattamente come “Gola profonda”. Il rapporto anale “al burro” accende la fantasia degli spettatori che per anni si interrogano se i due divi avessero avuto dei veri rapporti sessuali sul set (Brando ha confessato in seguito che Bertolucci aveva effettivamente avanzato questa richiesta, respinta sia da lui che dalla Schneider).
Solo qualche anno dopo, il mercato di “Gola profonda” è conquistato dai softcore di produzione europea, che strappano pubblico a Damiano e agli altri eroi del porno-chic con l’esotismo raffinato e calligrafico di film come “Emmanuelle”. Nel dicembre del 1973 Linda Lovelace è arrestata per possesso di cocaina e anfetamine: il momento d’oro sta per finire ma lei non sembra accorgersene. Scarica Traynor che ormai non le serve più e nel giugno del 1974 è al festival di Cannes con il nuovo compagno, il coreografo David Winters. Nel 1975 girano assieme il softcore “Linda Lovelace fòr President”, un fallimento. Nel 1976 la Lovelace scarica anche Winters e sposa lo stuccatore Larry Marchiano, che le dà due figli, uno lo stesso anno e l’altro quattro anni dopo. I due sopravvivono con sussidi statali, con disappunto della Lovelace che intanto prepara il colpo di scena. Poco dopo infatti diventa a sorpresa una donna molto religiosa e una femminista convinta. L’ex pornostar capisce però che l’unico modo di guadagnare un po’ di quattrini è far parlare ancora di sé e torna sui suoi passi, ai suoi trascorsi, ma con intenzioni del tutto diverse rispetto al passato. “Quando guardate il film “Gola profonda”, mi guardate mentre mi stuprano, è un crimine che il film sia ancora proiettato; c’era una pistola puntata alla mia testa in ogni momento”, dichiara al “Tòronto Sun” nel marzo del 1981. Nel frattempo è uscita una nuova autobiografia, Ordeal in cui, solo cinque anni dopo “Inside Linda Lovelace”, l’attrice cambia le carte in tavola: da profetessa del sesso libero e sfrenato diventa la vittima, la schiava del marito Chuck Travnor, l’agnello sacrificale della sporca industria del pomo. Ma il culto del film non risente del voltafaccia della Lovelace: dì Gola profonda si è già detto tutto, manca solo che l’interprete principale ripudi il suo operato... eccoci serviti. Linda Marchiano rinnega Linda Lovelace ma fino a un certo punto. Rimane intatto il desiderio di scandalizzare e di stare al centro delle attenzioni dei media. E’ solo un adattamento. Dall’esibizionismo al vittimismo, più adatto alla nuova condotta di vita. Sono davvero pochi quelli che le credono, nessuno della troupe del film conferma le accuse della Marchiano, neppure il protagonista maschile Harry Reems che come la Lovelace ha ritrovato la fede, ma non ha rinnegato il passato. Dal libro “Gola profonda – la pornografia prima e dopo Linda Lovelace”, di Piero Calò e Giuseppe Grosso Ciponte, Edizioni Lindau, 2002 LA LOCANDINA
I giornali di un tempo
CONCLUSIONE: E' morta a 53 anni, in seguito ai traumi riportati in un grave incidente stradale, in cui è rimasta coinvolta . E' spirata nel reparto di rianimazione del Medical Centre di Denver, mentre i suoi due figli le stavano accanto. Solo qualche settimana prima veniva pubblicato anche in Italia un libro che consacrava il mito di quest' attrice, che con "quel" film cambiò le regole del cinema hard oltre che le regole del comune senso del pudore. "Gola profonda, La pornografia prima e dopo Linda Lovelace", questo il titolo del libro. Dopo essere diventata, grazie al film, una leader dell'anticonformismo sessuale degli anni Settanta, ritrattò tutto e denunciò negli anni successivi lo sfruttamento di cui era stata oggetto, confessando di essere stata costretta e minacciata. L'attrice arrivò a rinnegare il porno, abbracciò le teorie e l'impegno dei gruppi femministi più radicali. Ma senza di lei, il cinema hard, non avrebbe avuto quello che, forse, è il suo primo e unico successo di massa. Nei suoi racconti la Lovelace non esitò a denunciare il primo marito come colui che con la violenza e con le minacce la iniziò alla prostituzione e alla pornografia. Non fu mai pagata per la sua interpretazione nel film Gola profonda e il marito fu liquidato con poco più di mille dollari, nonostante il film in 30 anni abbia incassato oltre 600 milioni di dollari. Nel 1997 disse di sè: "Mi guardo nello specchio e mi vedo felice come non sono mai stata nella mia vita. Non mi vergogno di ciò che ho fatto in passato. E ciò che la gente può pensare di me, bè, non è la verità. Io mi guardo nello specchio e so che sono sopravvissuta".
Linda Boreman 1949 - 2002
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