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Nick: jeanee
Oggetto: la fame....
Data: 26/7/2005 15.0.50
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La fame annebbia la memoria
Cervello: la colpa è di un ormone
Come è difficile concentrarsi quando si prova quel senso di languore allo stomaco che a volte ci coglie a metà mattina. Per lo più la soluzione è semplice: basta un frutto, un caffè o un tè zuccherato, al massimo uno spuntino leggero e la "ricarica" ci porta fino all’ora di pranzo. Il più delle volte il disagio viene da un leggero calo degli zuccheri nel sangue, ma gli scienziati hanno scoperto che il troppo appetito può annebbiare la mente e causare anche defaillance alla memoria. La colpa in questo caso è della leptina, un ormone "spezza-fame" che ha un ruolo anche in apprendimento e memoria.
La leptina, infatti, agisce nella sede del cervello in cui avviene la costruzione dei ricordi, l'ippocampo. I ricercatori della Dundee University a Nethergate, in Scozia, pensano che questo fatto spieghi perché le persone obese, che spesso hanno squilibri nei livelli di leptina, hanno anche problemi di apprendimento e memoria. L'autore del lavoro, Jenni Harvey, ha trovato che la leptina, oltre a controllare l'appetito e il peso corporeo, partecipa al processo di potenziamento a lungo termine nell'ippocampo, processo alla base della memoria a lungo termine.
Il potenziamento a lungo termine (LTP) consiste nell’aumento della forza della trasmissione sinaptica che si verifica con l'uso ripetitivo di una sinapsi e questo consolidamento è cruciale per creare i ricordi. Gli scienziati scozzesi hanno scoperto che i deficit di leptina o i difetti di funzionamento del gene della leptina sono associati sia all’obesità (un fatto già noto da tempo), sia al declino del potenziamento a lungo termine
